Il voto a 16 anni: questa è la nuova parola d’ordine del candidato Walter, del Pd, di quasi tutti. Avendo da pochissimo superato la soglia dei trant’anni e facendo quindi parte della categoria degli anziani, ammettiamo il conflitto d’interessi ma diciamo con la stessa chiarezza che ci sembra proprio una stupidaggine. I giovani non hanno l’anello al naso (al massimo, solo per motivi estetici): chiedono alla politica ricambio generazionale, decisioni per il futuro, una maggiore tensione etica e culturale. Portare nelle urne i sedicenni avendo privato loro anche dell’insegnamento dell’educazione civica sa tanto di pannicelli caldi. Cari leader politici, se volete dedicarvi ai giovani almeno sforzatevi un po’ di più.
Il voto a 16 anni? Che sciocchezza!
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