“Non si azzardi a farmi la multa!”

Immaginate un treno. Immaginate che il controllore arrivi nel vagone per controllare i biglietti e che di fronte alla constatazione che nessuno ha il titolo di viaggio, si astenga dall’emettere la multa. Motivo? È troppo salata, quindi, ha paura della reazione dei passeggeri. Non è un romanzo, né la sceneggiatura di un nuovo film. È la realtà. Accade in Egitto. La paura dei controllori ha costretto le Ferrovie a fare il dietro front sull’applicazione dell’inasprimento delle multe sui treni. Dopo esser stati aggrediti con mani e coltelli da passeggeri arrabbiatissimi per l’entità della sanzione pecuniaria, in 300 hanno manifestato bloccando per due ore i binari di Ramsis, la stazione centrale del Cairo. La dura azione è però servita a far ritirare immediatamente la decisione sull’ulteriore aumento previsto. Gli stessi controllori sono arrivati a ritenere “ingiustificato” tale aumento, anche se proprio loro normalmente percepiscono una percentuale della multa. Uno di loro, col braccio rotto per una lite con un passeggero, ha detto: “Se già ci picchiavano quando la multa per chi non aveva il biglietto era di 50 piastre, cosa potrebbero fare se devono pagare 10 lire e non le hanno?”. E un altro con tono provocatorio: “Il servizio sui treni è così buono da giustificare l’aumento dei prezzi?”. Riuscite ad immaginare una simile situazione in Italia?