Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

“Tremate, tremate: le streghe son tornate!”

E invece no. Berlusconi frena Ferrara nella sua corsa “per la vita”. Il leader del Pdl chiede al direttore de Il Foglio di arrestare l’avanzata della sua campagna morale in politica. Anche dalla Chiesa arriva il monito: non strumentalizzare questi temi a fini elettorali.

Se inizialmente il centro destra aveva appoggiato l’iniziativa di chiedere una moratoria sull’aborto all’Onu, oggi Il Giornale apre così: “Caro Ferrara non ti voteremo”. In questo editoriale Mario Giordano spiega: “Non perché, come dice Berlusconi, il tema dell’aborto non debba essere al centro della discussione. Al contrario: siamo convinti che i partiti e i candidati debbano esprimersi su un tema così fondamentale per la nostra esistenza. E di che dovrebbero parlare se no? Solo di tasse, tesoretti e di aliquote? Noi chiederemo loro che cosa pensano della vita. Ma nello stesso tempo ci chiediamo: è davvero di una lista che la vita ha bisogno?”.

Ieri sera a Porta a Porta il Cavaliere ha apertamente criticato la scelta “dell’amico e consigliere Giuliano Ferrara per aver deciso contro il mio parere di presentare una lista contro l’aborto”, perché anche a suo parere la materia non deve scivolare “nell’agone politico”, ma “dovrebbe semmai prendere la strada delle Nazioni Unite”. Ferrara, imperterrito – e a questo punto stimolato da tutti questi paletti alzati contro di lui – decide di andare avanti, anche da solo: “Vado da solo. Non ho sentito nessuno e non sentirò nessuno”. E inizia a serpeggiare l’ipotesi che, in caso di vittoria del centro destra alle prossime elezioni, lui si candidi a fare il Ministro della Sanità. Reazioni durissime dell’attuale ministro Livia Turco che, soprattutto alla luce degli eventi in un ospedale di Napoli, difende la 194 e lancia l’allarme: “È iniziata la caccia alle streghe?”. Lunedì, infatti, gli agenti del Commissariato Arenella hanno operato un blitz all’interno del Nuovo Policlinico di Napoli, sequestrando un feto. I militari non avevano regolare mandato e il magistrato si è “arrogato” il diritto di autorizzarli ad intervenire su segnalazione anonima di un aborto. In realtà si è subito scoperto che l’aborto era regolare e per fini terapeutici perché il feto in questione presentava gravi malformazioni. “Sono profondamente turbata da quanto è accaduto”. Afferma la Turco, proseguendo: “È un episodio che penso debba farci riflettere tutti perché rispecchia il clima di tensione inaccettabile che si è venuto a creare attorno ad una delle scelte più drammatiche per una donna come quella di rinunciare ad una maternità”. Poi spiega: “Siamo arrivati al punto di fare ed usare denunce anonime, con il risultato di porre sul banco degli accusati una donna che aveva appena effettuato un’interruzione di gravidanza nell’ambito della legge 194 in un ospedale pubblico”. Il ministro che non si è mai negata ad un confronto democratico sull’argomento ha chiesto che non si inizi una campagna di terrore a quella che deve essere una scelta libera della donna.

×

Iscriviti alla newsletter