Coldiretti apre Vinitaly ed è subito terremoto. L’associazione, infatti, ha presentato un dossier sulle etichette. Potrebbe sembrare una sciocchezza e invece non lo è. Soprattutto per chi è all’interno di questo business che fa girare milioni di euro l’anno.
Le nuove etichette rese possibili dalla riforma europea per vini da tavola risulterebbero ingannevoli: creerebbero confusione tra le zone di coltivazione delle uve e quelle della loro lavorazione. Le prime sfrutterebbero la notorietà del vitigno.
Al Vinitaly, tuttavia, è stata anche presentata “la prima bottiglia intelligente” e veramente a “tutela del consumatore”. Sul suo dorso si legge: “Se bevi non guidare”. L’idea è nata dall’azienda agricola abruzzese di Domenico Pasetti che, in seguito all´accordo con il Servizio pubblico per le dipendenze (Sert), ha stabilito l’apposizione di queste particolari etichette sulle bottiglie di Montepulciano, Cerasuolo e Pecorino. Entro il 2008 l’iniziativa potrebbe coprire più di 450 mila bottiglie di vino.
L’iniziativa è destinata a far discutere. Il ministero della Sanità, infatti, potrebbe prevedere l’obbligo di introdurre informazioni sulla sicurezza su tutte le bottiglie di alcolici. Vino incluso.
La novità vitivinicola non sarebbe poi così strana in alcuni Paesi. Tutte le bottiglie destinate a Francia e Stati Uniti, ad esempio, già devono indicare le avvertenze per le donne in gravidanza.
