La persona più influente al mondo? Secondo il Time è il Dalai Lama. La guida spirituale tibetana, sotto la categoria “leader e rivoluzionari”, è in cima alla tradizionale classifica stilata ogni anno dalla rivista statunitense. Seguono Vladimir Putin e Barack Obama.
Eroi e pionieri? La coppia Brad Pitt e Angelina Jolie vincono la categoria, mentre il più grande pensatore è Michael Bloomberg, l’attuale sindaco di New York che, pur essendo annoverato tra gli uomini più ricchi al mondo, ogni giorno raggiunge il Municipio servendosi della metropolitana pubblica. Il miglio artista, invece, è lo showman canadese Lorne Michaels.
La sorpresa. Una donna, oltretutto indiana, al vertice della categoria “imprenditori e magnati”. Indra Nooyi, l’abile presidentessa della compagnia multinazionale Pepsi.
Ma che fine hanno fatto i soliti big? Snobbati. Non c’è neanche il Papa. Per gli italiani, un’assenza che non può passare inosservata. Rimane fuori, infatti, il neo presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. In realtà non è proprio fuori. Il Time gli affida la biografia sul suo caro amico George W. Bush che conquista il settimo posto nella classifica delle personalità più influenti del globo. E il Cavaliere scrive: “Tocca agli storici giudicare la sua presidenza, ma qualsiasi cosa il destino gli riservi, sono certo che George W. Bush sarà ricordato come un leader guidato da ideali, coraggioso e sincero”. Poi continua: “Una volta Bush mi disse che è plausibile avere dei dubbi su qualcosa, ma non averne così tanti da non saper prendere una decisione”. Un uomo che, secondo il leader del Pdl, “sarà ricordato come comandate delle forze armate, ma non solo per quello. E´ soprattutto un presidente che ha sentito l´obbligo morale di intervenire come leader del mondo libero”.
Non sarà nella ambita classifica. Tuttavia, affidare un giudizio sulla vita di Bush, non è certo un “compitino” da prima elementare.
