Il suo, di partito, si chiamava “Oxigeno” e voleva regalare un’aria nuova alla Colombia, colpita da 40 anni di guerra, terrorismo e narcotraffico. Ingrid Betancourt, ex-deputata, senatrice e candidata presidenziale, sequestrata dal 2002 dalle Farc, aveva iniziato la sua carriera politica come indipendente, per poi fondare il partito verde “Oxigeno”. Era un volto nuovo che prometteva difendere il paese dalla corruzione e cambiare il sistema dall’interno.
Come tributo al suo lavoro, e alla lotta internazionale per la sua liberazione, il Global Green, congresso internazionale dei partiti verdi che si è svolto a San Paolo in Brasile, ha nominato Ingrid Betancourt come presidente d’onore.
“Ingrid è diventata una personalità simbolo per la lotta per la pace e per il movimento verde internazionale. Lei rappresenta la nostra indignazione per qualsiasi tipo di violenza”, ha spiegato il presidente del Partito Verde del Brasile, José Luioz Pena.
La proposta è stata presentata dalla rappresentante del partito verde francese,Catherine Greze, ed è stata accettata all’unanimità dal congresso, nel quale hanno partecipato 150 delegati dei partiti ecologisti di 84 paesi.
