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Per l’Eliseo un anno ‘désastreux’

Il bilancio che fa il quotidiano francese Le Monde del primo anno di gestione del presidente Nicolás Sarkozy si riassume in una sola e dura parola: disastroso. Criticato per la sovraesposizione ai media e i suoi giochi diplomatici, dal 6 maggio del 2007 ad oggi Sarkozy si è guadagnato la fama di essere il presidente più impopolare della V Repubblica. Eccesso di fiducia, distrazioni sentimentali o riforme perse nelle nebbie? Qualsiasi sia la causa, il risultato è una profonda delusione nello stato d´animo dei francesi.
“Che esistono delusioni, aspettative, problemi e difficoltà, non solo lo so, ma ero anche preparato”, ha dichiarato Sarkozy in un´intervista tv. I sondaggi della Ifop indicano che il 72% dei cittadini è scontento  del lavoro di Sarkozy e della mancanza di risultati delle sue azioni politiche, mentre Opinion Way registra un 66% d´impopolarità e la Csa un 62%. Una realtà interna che non fa sconti per chi aveva vinto le elezioni con il 53%, sconfiggendo la socialista Ségolène Royal. I pronostici per la fine del suo mandato, nel 2012, sono catastrofici e, ovviamente, il 55% degli intervistati esclude assolutamente la possibilità di una nuova candidatura.
Ma non tutto è rosso nei conti di Sarkozy. Ha avuto successo nei suoi impegni fuori dalla Francia: l´adozione del trattato europeo “semplificato” che propugnava (Trattato di Lisbona, che rappresenta un´alternativa alla Costituzione della Ue) e il miglioramento nei rapporti con gli Stati Uniti.
L´onnipresenza nei media per commentare ogni singolo fatto o la propria vita privata, a cui si somma l´incapacità, fino ad ora, di migliorare la qualità di vita dei francesi, hanno giocato contro il presidente Sarkozy. Ma oggi quella sobrietà e quella discrezione che alcuni analisti chiamano “l´effetto Carla” può aiutare a migliorare la situazione. Di tempo ne resta
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