L´Italia e la Commissione Ue lavoreranno insieme a livello tecnico per dare una risposta conclusiva alla crisi dei rifiuti in Campania entro giugno. Intanto, ci sarà uno scongelamento ´´progressivo e condizionato´´ dei fondi finora bloccati da Bruxelles. Questo, in sintesi, il risultato del´incontro tra la delegazione italiana guidata dal ministro dell´Ambiente Corrado Clini e il commissario Ue all´ambiente Janez Potockinik, oggi in Belgio. All´incontro hanno partecipato tra gli altri anche il presidente della regione Campania Stefano Caldoro e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
La Commissione Ue ha sottolineato gli importanti progressi nella posizione italiana, anche se la strada da fare è ancora lunga. “È una lotta contro il tempo´´, ha detto Potocknik, parlando di ´´tempo non illimitato´´. La Ue ´´non sospende alcuna procedura´´, ha precisato, perché ´´la situazione non è ancora stabile´´ ma tiene conto dei ´´passi che sono stati presi´´ dalle autorità nazionali e locali.
Lo scorso 16 gennaio l´Italia aveva risposto alle critiche della Commissione europea con una lettera di circa quaranta pagine, in cui veniva spiegato che la produzione di immondizia in Campania “è in forte ribasso”, che si stanno realizzando nuove discariche e che sono cominciati gli invii di rifiuti nei Paesi Bassi.
Se la Commissione dovesse bocciare le argomentazioni italiane, avvisa Clini, “l´Italia potrebbe dover pagare una multa di mezzo milione di euro al giorno fino all´adeguamento alle indicazioni comunitarie”.
Per questo, l’incontro di oggi a Bruxelles permette all’Italia di guadagnare tempo e muoversi sempre più nella direzione giusta per evitare questo rischio e uscire dall’emergenza con un programma condiviso con Bruxelles fino a giugno il cui “punto forte – dice ancora il ministro è – la cooperazione tra le amministrazioni in Campania”.
