Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

I leader musulmani a caccia di investitori a Davos

Il prezzo della libertà è alto. È stato calcolato che nei Paesi delle Primavere arabe il Pil è diminuito di circa 56 miliardi di dollari. Per questo al primo posto dell’agenda dei nuovi leader c’è far ripartire l’economia. E per quest si sono dati appuntamento a Davos. Al World economic forum l’obiettivo di Hammadi Jebali, premier tunisino, Abdellah Benkirane, capo del governo marocchino e di Abdel Moneim Fotuh, candidato islamico alle presidenziali egiziane è trovare nuovi investitori occidentali per i loro Paesi. La situazione attuale la descrive molto bene Jebali: “Ottocento mila disoccupati, 200mila dei quali laureati, 400mila giovani guadagnano un euro al giorno. Questa è la nostra sfida”.
 
Non c’è un minuto da perdere, secondo Benkirane: “Oggi possiamo garantire i vostri interessi più che in passato. Voi investitori europei dovete tornare da noi, abbiamo bisogno dei vostri investimenti”. Ma l’islam può incontrare il capitalismo? Risponde l’esponente dei Fratelli musulmani Fotuh: “Vogliamo un sistema fiscale che garantisca giustizia sociale: come gli americani. Abbiamo bisogno della proprietà pubblica e privata. Diciamo una correzione del capitalismo, come Occupy Wall Street”. Con quali caratteristiche non è ancora molto chiaro. Ma per ora l’importante è esserci: “Un anno fa sognavamo con la testa tra le nuvole. Adesso sogniamo con i piedi per terra”, sentenzia Mustapha Kamel Nabil, governatore della banca centrale della Tunisia.
×

Iscriviti alla newsletter