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Dl semplificazione, snellite le procedure per le bonifiche

Il decreto legge sulle semplificazioni contiene facilitazioni per le bonifiche dei siti industriali dismessi inclusi nei siti di interesse nazionale. Lo ha annunciato oggi il ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso dell´audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti: “La reindustrializzazione può avvenire se il sito è messo in sicurezza e sulla base di un progetto con le procedure previste dal Codice dell´ambiente – ha spiegato il ministro – in questo modo si semplificano le procedure per il riuso industriale, sempre se in sicurezza, e si possono mettere in moto progetti di riuso per siti industriali preziosi frenando le aspettative di chi immagina operazioni di speculazione immobiliare”.
La prossima settimana, ha anticipato Clini, dovrebbe chiudersi un accordo che va in questa direzione tra i ministeri dello Sviluppo economico e dell´Ambiente, la Regione Veneto e il Comune di Venezia per la gestione del sito di Porto Marghera, sia per quanto riguarda la bonifica che per il riuso industriale”.
 
Aree industriali contaminate
Snellimento è la parola d’ordine anche per quanto riguarda le bonifiche delle aree industriali contaminate in Italia, che così come sono attirano l´attenzione della criminalità organizzata.
Secondo Clini, “le procedure sono troppo complesse e possono essere una sponda per attività illecite, anche non intenzionalmente. Per questo devono essere più trasparenti e di breve durata. C´è un nesso molto forte tra semplificazione e trasparenza. Certo – ha continuato – forse così diminuiranno le parcelle di avvocati o società di consulenza, ma anche quell´ambiguità molto forte tra amministrazioni pubbliche e la tendenza di imprese che la spesso la tirano molto a lungo. Non bisogna cambiare il Codice dell´ambiente, solo applicarlo”.
 
Campania
Operazione pulizia per la Campania sulle diverse gestioni commissariali regionali in tema di rifiuti, anche perché, ricorda Clini, “sono state spese risorse pubbliche importanti, di cui bisognerà iniziare a tenere conto. La Campania con il nuovo Piano regionale dei rifiuti sta rientrando nell´ordinario e un altro passo verso la normalità sarà il Piano dei rifiuti speciali. Mi auguro che entro giugno si arrivi alla normalità, scegliendo le discariche per i rifiuti urbani e gli inceneritori. Si eviterà così una multa salatissima dell´Unione europea”.
 
Eni
Nel corso dell’audizione, il ministro ha poi toccato il tema del contenzioso con Eni. La transazione globale proposta dalla società al ministero dell´Ambiente per chiudere il contenzioso su bonifiche e danni ambientali in nove siti di interesse nazionale (Priolo, Napoli orientale, Brindisi, Pieve Vergonte, Cengio, Crotone, Mantova, Porto Torres e Gela) “deve principalmente assicurare che questi siti possano essere restituiti ad usi produttivi, anche se non industriali”. Clini ha spiegato di aver “preso un po´ di tempo” per valutare “la proposta messa sul tavolo da Eni”, ma proprio per “recuperare i siti dell´Eni per attività diverse”, secondo il ministro l´accordo dovrebbe “evitare che Eni si ritenga disimpegnata una volta che ha pagato”. Per Clini bisogna poi chiarire l´aspetto più propriamente economico, ovvero quale sia “il valore della transazione più adeguato”.
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