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Siria, Stati Uniti pronti per l’intervento militare

Barack Obama vuole essere pronto nell’eventualità della caduta del regime di Bashar al-Assad . E per evitare che segua un periodo di anarchia, o un’amministrazione militare, il governo americano ha messo in atto un piano dettagliato per un attacco di difesa. In un articolo pubblicato su La Repubblica questo mercoledì è stata riferita la notizia trasmessa dalla Cnn. Le fonti dovrebbero essere all’interno del Ministero della Difesa americano.
 
È già partito lo spionaggio satellitare ed elettronico. Bloccati ancora la vigilanza con droni per evitare tensioni. “I vertici del Pentagono hanno fatto così un ulteriore passo avanti per essere pronti nel caso che Barack Obama ordini l’azione militare contro il regime di Damasco”, riferisce Repubblica. La finalità di questo intervento sarebbe offrire assistenza umanitaria alla popolazione siriana.
 
Diesel made in Venezuela
 
Confermate le voci che sostenevano che una nave petrolifera venezuelana sarebbe partita verso la Siria per fornire combustibile al regime in difficoltà energetica. A dirlo è stato il ministro venezuelano del Petrolio, Rafael Ramírez. “Siria è un paese bloccato. Ha bisogno di diesel e noi possiamo darglielo, non c’è nessuna ragione per non farlo”, ha riportato il quotidiano El Nacional.
 
Ramírez ha informato che la petrolifera statale venezuelana Petróleos de Venezuela S.A. (PDVSA) ha inviato due navi con 300.000 barili ogni uno. Paura per le sanzioni internazionali? Nessuna. Per il ministro del Petrolio, il Venezuela non può determinare la propria politica estera per il timore delle sanzioni nordamericane.
 
“Nessuno ci può imporre di forma extraterritoriale le linee della nostra politica internazionale. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: non ci importa niente, davvero”. 
Ramirez allertò anche di una presunta offensiva da parte dei paesi consumatori, i più violenti, e gli Stati Uniti, per prendersi tutte le riserve di petrolio dei paesi arabi e africani. Il prezzo del greggio ha raggiunto questo martedì i 107 dollari al barile.
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