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Tragedia Greca. La crisi non si ferma (ancora)

Torna a riunirsi a Francoforte il Consiglio direttivo della Bce sotto la presidenza di Mario Draghi.
E c’è attesa per una nuova conferma dello status quo sui tassi di interesse, che la Banca centrale europea ha abbassato all´ 1 per cento lo scorso dicembre mentre l´ area valutaria scivolava in una fase di recessione.
Non si prevedono ritocchi sul costo del danaro, così come avvenuto a gennaio. Le indagini più recenti sull´ attività delle imprese hanno dato spiragli di possibile miglioramento sul quadro economico, mentre l´ inflazione non accenna a diminuire e questo potrebbe ulteriormente favorire una linea attendista da parte della Bce.
Circolano ipotesi secondo cui la Bce potrebbe avere un ruolo diretto su uno dei nodi chiave dell’interminabile vicenda ellenica, quello delle trattative con i creditori privati sulla riduzione dei pagamenti effettivi dei titoli di Stato. Potrebbe accettare di partecipare allo sforzo girando i bond greci in suo possesso al fondo europeo salva Stati a prezzi prossimi al prezzo di acquisto, senza incorrere in perdite ma così facendo incassando ben meno del valore nominale.
Anche di questo si parlerà nel primo pomeriggio durante la conferenza stampa esplicativa che Draghi terrà alle 14 e 30, mentre le decisioni sui tassi verranno comunicate alle 13 e 45.
L´ ex governatore della Banca d´ Italia, ormai giunto a 100 giorni dall´ inizio della sua presidenza della Bce, continua intanto a raccogliere giudizi positivi dalla stampa estera. Dopo l’articolo di mercoledì sul Financial Times, oggi è stata la volta del francese Les Echos.
 
Difficili accordi sulle riforme
Nessun accordo intanto in Grecia sul processo di riforma richiesto dall´ Europa. La riunione tra il primo ministro Lucas Papademos e i leader dei tre principali partiti greci sul piano di salvataggio del paese, si è conclusa senza un´ intesa globale. Ciò che divide le parti è soprattutto il programma di tagli alle pensioni, in particolare quelle integrative. “C´è un´ accordo su tutti i punti del programma, salvo uno. E questo richiede ulteriori discussioni con la troika”, ha sottolineato Papademos. Il primo ministro ha così deciso di sedersi, nuovamente, al tavolo dei negoziati con Unione Europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale al fine di “concludere un accordo in vista della riunione dell´ Eurogruppo”, convocata per giovedì alle 18 a Bruxelles.
Molte le misure prese in considerazione. Tra queste, la riduzione del salario minimo, il licenziamento di 15.000 dipendenti del settore pubblico e il taglio del 15% delle pensioni complementari. Scelte difficili, di cui nessuno ha voluto assumersi la responsabilità. “Abbiamo passato sette ore a discutere di questo”, ha detto il leader dell´ estrema destra Georges Karatzaféris.
 
Cresce la disoccupazione
Sale il numero dei disoccupati ellenici, che superano 1 milione raddoppiando i dati del 2009. Ciò evidenzia le pesantissime ricadute sull’economia e la società greca delle misure di austerità imposte da Unione europea e Fondo monetario internazionale in cambio di nuovi aiuti. Secondo quanto riportato dall’ agenzia di statistica ellenica, il tasso di disoccupazione ha subito un ulteriore e pesante aumento, superando la soglia psicologica del 20 per cento, al 20,9 per cento rispetto al 18,2 per cento di ottobre.
A destare maggiore preoccupazione è il paragone su base annua: nel novembre del 2010 la disoccupazione in Grecia era al 13,9 per cento, nel novembre 2009 al 10,6 per cento. Sono i giovani a risentire maggiormente del problema disoccupazione: nella fascia 15-24 anni coinvolge il 48 per cento degli attivi, praticamente uno su due, e molto elevato è anche nelle fasce 25-34 anni (27,8%) e 35-44 anni (17,8%).
 
Sciopero generale
Previsto per venerdì e sabato un nuovo sciopero generale contro le ultime misure di austerità decise dal governo. E sul nuovo sciopero di 48 ore indetto dalle principali organizzazioni sindacali greche, una portavoce della Gsee, che rappresenta i lavoratori del settore privato, ha comunicato: “Venerdì e sabato saremo a fianco dei dipendenti del settore pubblico”.
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