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Ok del Senato alle liberalizzazioni. Dimissioni dei vertici Abi

Via libera nell´Aula del Senato alla fiducia posta dal governo sul decreto liberalizzazioni. I voti a favore sono stati 237, i contrari 33 e le astensioni 2. Il provvedimento passa ora all´esame della Camera e deve essere convertito in legge entro il 24 marzo. Il governo ha così aggirato oltre 1.700 proposte di modifica.
 
In tutta la giornata si sono rincorse lodi e critiche al decreto fino al gesto più eclatante dell’Abi. La presidenza dell’Associazione bancaria italiana si è dimessa in blocco. La motivazione è l´ennesimo attacco contro le banche e il decreto liberalizzazioni. Lo ha affermato il presidente Giuseppe Mussari in una conferenza stampa, spiegando che la norma che annulla le commissioni bancarie “è una sanzione per le banche. Avevamo bisogno di dare un segnale chiaro e dovevamo farlo con l´unico gesto che potevamo fare, mettere a disposizione il nostro mandato”.
 
Per Mussari la norma danneggia gli investimenti delle imprese bancarie e “anche di tutte le altre imprese. Cioè mette a rischio il credito alle imprese ma anche alle famiglie costringendo a rivedere tutto il sistema creditizio. Non solo: a rischio sarebbe anche la presenza di banche estere nel nostro paese perché in tutta Europa una misura così non esiste. Vogliamo che la norma venga ricondotta alla sua origine: la sanzione deve essere per chi non rispetta la trasparenza, così invece è una imposizione di legge e vieta i ricavi che sono legittimi”.
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