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“Onde”. Storie di speranza e immigrazione

“L’orologio da polso segnava le sette del mattino e Paolo non riusciva ad aprire gli occhi. avrebbe dovuto svegliarsi, ed anche in fretta. Era atteso da una lunga e noiosa riunione politica, per decidere le nomine da effettuare al Comune. Strano come trovasse tedioso il parlare ed il confrontarsi”. In “Onde. Diario di un immigrato” di Francesco De Palo (Aletti, 2011), un uomo che sembra avere tutto si scontra con la propria insoddisfazione.
 
Paolo Miraldi è consigliere regionale, sposato, con una bella famiglia e una vita che a vederla da fuori sembra perfetta. Le sue aspettative professionali sono state raggiunte con una carriera politica di alto profilo. Ma a conti fatti la sua esistenza è vuota.
 
Questo “novella”, una breve e semplice narrazione, tra il racconto e il romanzo, si divide per capitoli, che hanno come titolati i giorni della settimana. Una settimana che cambia la vita del protagonista e che incrocia le vite degli altri personaggi dopo un incidente. Paolo Miraldi trascorre una serata con la sua giovane amante moldava e dopo investe involontariamente un immigrante nigeriano, venuto in Italia alla ricerca di un futuro.
 
La campagna elettorale è alle porte e nell’ambiente nel quale si muove Miraldi l’immagine è un bene prezioso che non si può permettere di macchiare. Per non rischiare, il suo migliore e fedele amico decide di inventare un tentativo di suicidio. Ma l’accaduto oltrepassa la corazza vile, toccando la sua sensibilità umana.
 
“Il freddo era intenso, talmente pungente che Mohamed si sentiva come infilzato da tante lame affilatissime, che lo trapassavano ogni cinque secondi. Avrebbe voluto morire”. Ad un certo punto il narratore trasporta il lettore nelle coste nordafricane e descrive con efficacia le condizioni precarie e crudeli che viveva il giovane immigrato Mohamed; una realtà che fa capire, non solo a Miraldi, il perché è fuggito senza certezza pur di non rimanere intrappolato in quel destino.
 
Miraldi diventa amico del diciottenne Mohamed e decide di cambiare la leggere di immigrazione. Il cambiamento non è ben accolto e Miraldi comincia ad essere inseguito. Tutto si complica, i segreti cominciano a venire fuori, i tradimenti non mancano, e la storia prende la forma della suspence.
 
“Onde”, con la costruzione di personaggi e situazioni, riesce a porre domande riflessive sui fatti che cambiano il proprio destino. E il potere di cambiamento che ha la speranza. Sempre.
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