Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Caro Lucio ti scrivo…

“È la vita che finisce…ma lui non ci pensò poi tanto, anzi si sentiva felice e ricominciò il suo canto…” (Caruso, 1986)
 
Avrebbe compiuto 69 anni tra soli tre giorni, ma quest’anno “4 marzo 1943”, la sua celebre canzone che racchiude nel titolo la sua data di nascita, suonerà come una triste nota.
 
Grande cantautore e musicista dalle straordinarie doti. Suonava amabilmente il clarinetto, il sax e la tastiera, spaziando dalla stagione beat alla sperimentazione. Lo abbiamo visto duettare con i grandi della musica italiana ed internazionale.
Poeta e musicista. La sua è stata una carriera discografica lunga 50 anni e costellata da successi indimenticabili, frutto del profondo sentimento di un piccolo grande uomo.
 
Colonna sonora indiscussa delle nostre vite, ci ha accompagnati con i suoi successi. Da “L´anno che verrà” a “Anna e Marco”, da “4 marzo 1943” a “Caruso”, da “Futura” a “Piazza Grande”, da “Ma come fanno i marinai” a “Attenti al lupo” a “Nuvolari” da “Com´è profondo il mare” fino alla collaborazione fortunata con Francesco De Gregori, insieme al quale aveva recentemente ricreato un sodalizio con un fortunatissimo tour.
 
C’erano voluti quaranta anni per riportarlo sul palco di Sanremo. Da lì ci ha lasciati regalandoci la sua ultima performance. Lui, che dirigendo la celebre orchestra dell’Ariston, dolcemente sembrava tenere in pugno lo scettro della musica italiana.
 
Ieri sera l’ultimo grande applauso durante il concerto dato all´Auditorium Stravinky di Montreux. Ma gli applausi per lui faranno fatica a sopirsi.
 
“Una canzone mentre la stai cantando, di là qualcuno muore, qualcun altro sta nascendo, è il gioco della vita, la dobbiamo preparare, che non ci sfugga dalle dita come la sabbia in riva al mare” (da “Ciao” 1999)
 
Ciao Lucio… “È la colpa di non so di chi. Ciao!!!”
×

Iscriviti alla newsletter