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“Gente della libertà”, meno realista di quella di J-ax

Migliorato, ripulito e sistemato. Libero da somiglianze pericolose. È on line l’inno ufficiale del Popolo della libertà. Anzi, della “Gente della libertà”, che è il titolo della canzone. Forse per lasciare dietro l’astratto concetto del “popolo” ed essere più inclusi, concreti e terreni, includendo tutti. Il testo parla della “gente”. Quella “sogna”, “ama la libertà”, “non sa odiare” e “non si arrende”.
 
Dopo le polemiche suscitate sulla prima versione e le accuse di plagio e le smentite da parte del cantante J-ax, il partito ha presentato l’ultima versione, un brano che sembra una romantica melodia, con un po’ di coro ecclesiastico.
 
“Gente che non prova invidia… che non si arrende e non si arrenderà, che resisterà”. Ma anche “Gente che spera”, ma non troppo. Perché questa è la frase incriminata di plagio, simile a quella storica canzone “Gente che spera” degli Articoli 31 di J-Ax.
 
I due brani, adesso, sono davvero diversi. Non solo dal punto di vista musicale, ma anche concettuale. La “Gente che spera” del Pdl è una ballata melodica mentre “Gente che spera” è un rap; la “Gente che spera” è decisamente più realistica della “Gente della libertà”.
 
J-Ax non dava le spalle alle difficoltà della realtà: “Quando vedi che sei solo a sto munn’, quando Il mondo che sta attorno va n´bunn/ quando cadi e ti rialzi com’è?/ quando pianti e ti domani il perché/ quando crollano i tuoi sogni campione/ vai cercando un po’ di forza nel cuore/ quando il mondo che volevi migliore/ ti sorride con il suo ghigno peggiore…”. E invitava a continuare a sperare in nome della speranza e dei propri sogni.
 
“Gente della libertà” ha un testo diverso, più idealista, su una base melodica tradizione . Senza innovazioni ne sperimentazioni: “Gente che ama la luce/ che non prova invidia e odiare non sa/ Gente che non ha rancore e ha come valore la sua libertà e porta insieme una bandiera nuova/ che non si arrende e non si arrenderà/ che lotta per la verità/ è questo il popolo della libertà”.
 
La canzone continua con l’elenco di caratteristiche di quelli che sarebbero i sostenitori del partito: “Gente che prende la mano/ che guarda lontano/ che resisterà e porta insieme una bandiera nuova/ che non si arrende e non si arrenderà/ che lotta sempre per la verità/ È questo il popolo della libertà”.
 
E continua nello slancio ottimista: “Grande è il sogno che ci unisce/ il nostro sogno che si realizzerà/ grande la forza che ci chiama/ la forza che ci dice che il bene vincerà per sempre. Grande la voglia di lottare, la voglia di cambiare l´Italia che verrà. Noi siamo il popolo della libertà”.
 
r.m
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