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Debito in calo e più entrate. Ma lo spread non frena

Giornata importante per i conti dello Stato e per le riforme economiche messe a punto dal governo Monti. Il debito pubblico è in calo, salgono le entrate, la riforma fiscale arriva in Consiglio dei ministri e alla Camera si presentano gli emendamenti sull’Imu-Ici. Rimane alta la tensione sul mercato obbligazionario: lo spread Btp-Bund si impenna. Ma andiamo con ordine e vediamo tutte le novità.
 
Debito
Secondo la Banca d’Italia, a febbraio il debito delle Amministrazioni pubbliche è diminuito di 6,8 miliardi rispetto al record assoluto del mese precedente, portandosi a 1.928,2 miliardi, un livello comunque più alto di quanto registrato negli anni passati. Il debito di febbraio segna comunque un aumento di 31 miliardi rispetto alla chiusura di dicembre 2011, quanto lo stock si era attestato a 1.897,9 miliardi, a un livello pari al 120,1 per cento del Pil.
Ed è “debito record” per i Comuni: a febbraio si attesta ai 50,222 miliardi di euro, segnando un incremento di 818 milioni (+1,64 per cento) dall´inizio dell´anno. In passato solo una volta il debito comunale aveva superato la soglia dei 50 miliardi attestandosi, lo scorso maggio, a quota 50,192. Cala invece il debito delle regioni: scende a 39,9 miliardi dai 40,2 del mese precedente e dai 40,6 di dicembre: dall´inizio dell´anno segna una diminuzione di 623 milioni(-1,5 per cento).
 
Entrate
Le entrate fiscali del primo bimestre 2012 hanno segnato una crescita dell´1 per cento rispetto ai primi due mesi dello scorso anno. Rispetto a un anno fa le entrate sono aumentate di 0,7 miliardi (+2,7 per cento). Gli incassi fiscali contabilizzati dalla Banca d´Italia risultano decisamente più bassi del 4 per cento segnato invece dai dati diffusi nei giorni scorsi dal dipartimento per le politiche fiscali del ministero dell´Economia. La differenza è comunque spiegata dalla diversità di contabilizzazione. La Banca d´Italia utilizza un criterio di cassa relativo solo ai versamenti delle grandi imposte (tra cui anche l´Irap) che transitano quindi attraverso le proprie filiali; il ministero dell´Economia utilizza invece un criterio della competenza e considera tutte le imposte statali.
 
Riforma Fiscale
Palazzo Chigi conferma la convocazione del Consiglio dei ministri per oggi alle 17.30. All´ordine del giorno figura il disegno di legge delega al governo in materia di revisione del sistema fiscale, ma non c´è il Documento di economia e finanza 2012 (Def), a differenza di quanto reso noto venerdì. In agenda c´è anche un decreto legislativo (esame preliminare) «recante attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare», e un ddl con “misure di razionalizzazione per la promozione del turismo all´estero e per l´internazionalizzazione delle imprese”.
 
Imu
Molte le novità. Un emendamento al decreto fiscale – presentato alla Commissione finanze della Camera – prevede la rateizzazione dell’imposta sulla casa: “Per l´anno 2012 l´imposta dovuta per l´abitazione principale e per le relative pertinenze è versata in tre rate”. Nella prima e la seconda rata si pagherà, per ciascuna della tranche, un terzo dell´imposta calcolata applicando l´aliquota di base e la detrazione previste. Queste rate si pagano il 16 giugno e il 16 settembre mentre la terza rata, fissata al 16 dicembre, è a saldo dell´imposta complessivamente dovuta per l´intero anno con conguaglio sulle precedenti rate.
Le agevolazioni Imu sulla prima casa si applicheranno solo sull´abitazione dove il contribuente “e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente” e “si applicano per un solo immobile”.
 
Spread
Alle 12 e 50, dopo un´apertura in ribasso, Piazza Affari gira in positivo e guadagna lo 0,67 per cento. Anche i listini europei provano a ripartire dopo i ribassi segnati in avvio di seduta. Complici i dati sulla bilancia commerciale nell´area euro, Parigi registra +0,83 per cento. In progresso anche Francoforte (+0,65 per cento) e Londra (+0,63 per cento).
Sul fronte macroeconomico la bilancia commerciale dell´eurozona con il resto del mondo, ha fatto segnare a febbraio un surplus di 2,8 miliardi di euro, rispetto al deficit di 2,8 miliardi di un anno fa e di quello di 7,9 miliardi di gennaio. Secondo i dati Istat, a febbraio le esportazioni italiane sono cresciute dello 0,1% rispetto al mese precedente spinte da una crescita dello 0,5% delle vendite verso i mercati extra Ue. Ma la tensione sul mercato obbligazionario rimane alta: lo spread fra Bund tedeschi e Btp a 10 anni, dopo la chiusura di venerdi a 379 punti base, si riporta in pochi minuti a quota 387.
 
g.p.
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