I giovani d’oggi? “Penso che siano più fortunati dei giovani di ieri, perché almeno temporaneamente vivono in un mondo in pace, perché hanno accesso tutti o quasi tutti alla cultura, non parlo solo della scuola, penso ad una edicola di giornali: si può scegliere di essere informati. C´è comunque una contropartita ed è la difficoltà gravissima a cui assistiamo adesso e non solo in Italia, su quello che capita dopo la scuola ed è quello di trovare un lavoro”. Le parole di Primo Levi, pronunciate più di 25 anni fa, sono di una attualità sconvolgente, tristemente sconvolgente. Per questa ragione lo scrittore, morto l’11 aprile del 1987, è ricordato nell’anniversario della sua scomparsa.
Einaudi editore, la casa editrice che ha pubblicato le sue drammatiche e numerose memorie dopo essere stato deportato ad Auschwitz, dedicata tutta la pagine di Pinterest con immagini che illustrano bene la sua storia. Dalle cicatrici e i numeri tatuati sul braccio, agli incontri con i ragazzi, i suoi libri e i sorrisi che comunque la vita ancora gli regalava.
Sempre per ricordare Levi, sono stati annunciati i lavori di ristrutturazione che permetteranno di riapririre tra qualche mese la palazzina dell´ex Siva di Settimo Torinese dove lavorò. La fabbrica sarà un contenitore che ospiterà rifugiati politici, e anche uno spazio di attività culturale con una sala espositiva e uno scenario teatrale. I lavori finiranno a gennaio del 2013.
