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Cos’è la deception e perché è importante a livello strategico

Letteralmente si traduce con “inganno” e ai più il termine è sconosciuto. Eppure l´attività di deception a livello di intelligence può diventare uno strumento efficace e non dispendioso per difendere l´interesse e la sicurezza nazionali.
Per questo, Alfonso Montagnese, ufficiale dell´Arma dei Carabinieri e coordinatore del programma di ricerca “Influenza e Deception strategica” dell´Istituto italiano di studi strategici Niccolò Machiavelli, ha dedicato un saggio al tema.
 
L´agile paper dal titolo “Intelligence e deception strategica: manipolazione percettiva ed influenza dei processi decisionali di vertice” (Edizioni Machiavelli, 2012) approfondisce in modo chiaro e sintetico cos´è la deception strategica, come funziona, in che modo e da chi viene programmata e perché è importante utilizzarla, nonostante gli Stati siano riluttanti a farlo perché ritenuta in contrasto con i principi etici e giuridici.
L´attività di inganno strategico si basa sulla comunicazione ed è fondata “sulla manipolazione della percezione, sulla compromissione della capacità valutazione e sull´interferenza nei processi decisionali della controparte”.
 
È da intendersi sia come strumento offensivo che difensivo. La profonda conoscenza dei meccanismi di funzionamento delle operazioni di inganno strategico può infatti contribuire a contrastarle, quando condotte, a pregiudizio della sicurezza nazionale da soggetti opponenti come Stati competitor, organizzazioni terroristiche o criminalità internazionale.
Nel quadro dell’attuale processo di spending review, il ricorso a tale strumento richiede, viene sottolineato nel saggio, un impiego di risorse relativamente limitato, soprattutto se confrontato alle risorse necessarie per l’operatività di altri strumenti a disposizione delle Stato.
 
Secondo Montagnese “la deception strategica non comporta in modo diretto danni fisicamente rilevabili o perdite umane e può essere annoverato tra i più avanzati ed efficaci mezzi a disposizione di uno Stato per la tutela dei propri interessi e per il contrasto alle minacce alla sicurezza nazionale. La condotta di operazioni di questo genere, se portate a termine con successo, consente, infatti, ad uno Stato di conseguire legittimamente un vantaggio competitivo nei confronti di uno o più attori avversari, con un impiego di risorse relativamente contenuto”.
Per questo, secondo l´esperto, potrebbe essere creato un organismo permanente e specializzato nel settore anche in Italia, all´interno del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis).
 
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