Def è la parola d´ordine di oggi per chiunque sia appassionato di cultura digitale e tecnologia. Che abbia la fortuna di essere a Venezia od ovunque in streaming davanti a un pc, l´appuntamento è al Digital Economy Forum. Dalle 14.45 per tutto il pomeriggio e anche domani dalle 9.15 alle 13 i più grandi nomi dell´innovazione mondiale si confronteranno al forum organizzato dall´Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e voluto fortemente da David H. Thorne.
L´Ambasciatore è infatti un convinto sostenitore della tecnologia e del suo potere di muovere le mai come oggi traballanti economie del mondo: “Ci stiamo impegnando con continuità sul tema della Digital Economy perché l’economia digitale è uno dei motori più forti della crescita economica negli Stati Uniti e in tutto il mondo – evidenzia Thorne, e i dati lo confermano – Nel mio Paese la Digital Economy incide sul Pil per circa il 7% e negli ultimi vent’anni ha generato il 37% della crescita economica annuale. In questo periodo di grave crisi economica, l’economia digitale contribuisce in modo determinante alla creazione di nuovi posti di lavoro ed alla crescita economica. È un settore dell’economia che permette ai giovani di crearsi opportunità. Non importa se sei una donna o un uomo, un cittadino o un immigrato. Internet è un mondo che offre uguali opportunità a tutti”.
Quella di quest´anno è la seconda edizione e si focalizza sul “content”, il contenuto e cioè su come la digitalizzazione stia incidendo sulla creazione, diffusione e monetizzazione dei contenuti. A discuterne, a Ca´ Giustiniani, tra gli altri, Evan Sharp, co-fondatore di Pinterest, Christian Hernandez, Direttore di Platform Partnerships di Facebook, Carlo D’Asaro Biondo, Presidente di Emea, Google, Shan-Lyn Ma, Ceo di Gilt Taste al Gilt Groupe, Luca Scagliarini, Ceo di ADmantX, Giuseppe D’Antonio, Co-Founder e Ceo di CircleMe (Cascaad), Guk Kim, fondatore di Cibando.
Daranno il via ai lavori il padrone di casa David H. Thorne, il ministro Corrado Passera e Alec Ross, senior advisor per l´innovazione del Segretario di Stato Hillary Clinton.
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