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Grecia, ultimo tentativo per formare il nuovo governo

Nel secondo giorno di colloqui in Grecia, tra i leader dei partiti e il Presidente Karolos Papoulias, si cerca di arrivare alla formazione di un governo di coalizione che scongiuri l´uscita del Paese dall´euro.
 
Papoulias ha chiuso domenica la prima giornata di colloqui incontrando il leader di Sinistra democratica, Fotis Kouvelis, considerato il partito che potrebbe accettare di entrare al governo al fianco dei conservatori di Nea Demokratia (Nd) e dei socialisti del Pasok. Kouvelis ha infatti proposto ai partiti di unire le loro forze in un governo di unità che abbia lo scopo di tenere Atene nell´eurozona, ma anche di definire un piano per una graduale presa di distanza dal memorandum di intesa raggiunto con l´Unione eueropea e il Fondo monetario internazionale in cambio di aiuti finanziari. Secondo il leader di Sinistra democratica, l´esecutivo dovrebbe rimanere in carica fino al 2014, quando sono previste le elezioni per il Parlamento europeo.
 
Secondo quanto riferisce oggi il quotidiano greco Kathimerini, la proposta di Kouveli è stata accettata sia dai conservatori che dai socialisti. Sinistra democratica ha però ribadito che è pronta a entrare al governo con Nd e Pasok solo a condizione che nell´esecutivo ci sia anche la sinistra radicale Syriza, che ha conquistato il 16,8% dei voti alle elezioni del 6 maggio scorso, divenendo il secondo partito del Paese. Secondo alcune fonti sentite dal quotidiano greco, durante l´incontro a quattro che si è tenuto ieri con il Presidente, i leader di Nd e Pasok, Antonis Samaras e Evangelos Venizelos, hanno premuto sul numero uno di Syriza, Alexis Tsipras, perchè entri in un governo di unità o almeno conceda il suo voto di fiducia.
 
Pasok e Nd non hanno infatti conquistato i 151 seggi necessari per avere la maggioranza; una coalizione con Sinistra democratica porterebbe a 168 seggi, ma i tre partiti temono che il governo così composto non avrebbe la legittimità politica per governare senza l´adesione di Syriza. Tuttavia, Tsipras ha respinto ogni richiesta: “Non stanno soltanto chiedendo a Syriza di accettare (il memorandum), ma anche di essere complici di crimini e noi non vogliamo”.
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