Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

“La vittoria di Hollande è un no a Sarkozy (e a Carlà)”

La vittoria di François Hollande in Francia potrebbe aprire un nuova fase politica in Europa? È questa la domanda che invade l´intero continente la mattina di questo lunedì. Con 51,67% dei voti il candidato socialista ha vinto le elezioni presidenziali in Francia, sorpassando il presidente uscente Nicolas Sarkozy. Ma per Moreno Marinozzi, vicecaporedattore di Sky TG24, i pronostici sono esagerati e i risultati hanno degli effetti diretti, al momento, solo per i francesi.
 
“Questo è un voto francese e le conseguenze per l’Europa non possono essere valutate adesso. Hollande ha vinto perché i francesi non volevano più Sarkozy. La sinistra non è maggioranza in Francia e non lo sarà”, spiega Marinozzi, che ha seguito da vicino l’appuntamento elettorale.
 
Secondo il giornalista, il presidente Sarkozy ha saputo gestire la crisi ma le sue mancanze sono state caratteriali e questo è stato decisivo per la sconfitta. “I francesi sono tradizionalisti e un uomo mondano, che sposa nel secondo matrimonio una modella ha gli atteggiamenti che ha avuto Sarkozy, non va bene”, spiega Marinozzi.
 
Hollande è riuscito a prendere il voto di molti elettori di centro e di chi di solito restava a casa ed è stata questa la sua fortuna. “Ma è tutto da vedere se di questo Hollande riuscirà a costruire un progetto politico europeo di sinistra. Le misure per la ‘costruzione europea’ di cui parla Hollande nel suo discorso ce le ha in testa ma tutto dipenderà degli spazi che troverà e il tipo di governo che vorrà costruire”, spiega il giornalista. “In Francia gran parte delle regioni sono di centro destra, da oggi il presidente è di sinistra. Ma basterà aspettare il 10 giugno, quando ci saranno le elezioni legislative, per sapere se avrà la maggioranza in Parlamento e se con questo appoggio potrà portare avanti il progetto europeo”.
 
In quanto ai rapporti con la Germania, per Marinozzi “non sono posizioni che si contrappongono. Il discorso di Hollande continua ad essere costruito per la campagna elettorale. La Francia vuole la crescita… la Germania no?”.
×

Iscriviti alla newsletter