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San Pietroburgo, al via il Davos russo

Da Mosca
Partito da poco a San Pietroburgo il Forum economico, annuale incontro del business mondiale. L’appuntamento ormai tradizionale visto che la città fondata da Pietro il grande ospita per la XVI° volta il vertice su innovazione e cooperazione globale. Al Davos russo parteciperanno dal 21 al 23 giugno 1445 imprenditori in rappresentanza di 874 aziende. Da sempre sotto l’egida del capo dello stato nel 2012 il Forum attende Vladimir Putin. Al suo terzo mandato presidenziale l’ex primo ministro esporrà le priorità della politica economica nazionale. Lo scorso anno il suo predecessore aveva messo sotto accusa il ruolo abnorme svolto dallo stato nell’economia federale. Un handicap per lo sviluppo russo non solo per il Medvedev-pensiero.
 
Alla ricerca del futuro affidabile
Gli slogan che sintetizzano i lavori del 2012, Creare un futuro affidabile e capacità di leadership, sembrano dimostrare una maggiore articolazione del Forum. Crisi economico-finanziaria europea e conseguenze sulla stabilità dei mercati, incertezza politica dei paesi africani e mediorientali dopo la “primavera araba”, prospettive del nucleare civile, situazione sul mercato delle materie prime, forme e modalità del sistema bancario globale una volta superate le attuali turbolenze economiche. Questi primi piani economico-finanziari del vertice verranno accompagnati da tavole rotonde e focus tra imprenditori e specialisti dei vari rami economici globali.
 
L’handicap maggiore dell’economia russa economia russa resta la dipendenza dalle proprie risorse naturali. Una “maledizione” affrontata  nell’incontro, Prognosi energetiche globali: alla ricerca della stabilità. Il dibattito vedrà la partecipazione di Aleskandr Novak ministro federale per l’energia, Igor Sechin responsabile di Rosneft maggiore azienda petrolifera russa, Peter Voser leader di Royal Dutch Shell e diverse personalità del settore.  La “potenzialità ed efficacia” dell’attività economica russa e tutto quello che significa per l’attività riformatrice dell’esecutivo è un altro tema su cui saranno scambiati punti di vista “caldi”. Integrazione euroasiatica, sviluppo del Caucaso, Siberia ed estremo oriente federale, futuro di Skolkovo, l´agognata Silicon Valley russa, rapporti con l’istituzione europea e gli altri partner internazionali, strumenti di sostegno all’export.Inefficienza economica Se tanti sono gli anelli che legano insieme gli avvenimenti della tre giorni pietroburghese, uno solo però è il convitato di pietra del forum: la scarsa efficienza l’economia del paese alla luce della ristrutturazione planetaria. Un cammino riformatrice impercorribile senza il know-how occidentale. Si spera che contributi illuminanti alla soluzione del problema possano arrivare dal responsabile di Goldman Sachs, Llojd Blenkfajn, l’ex segretario di stato Henry Kissinger, l’ex primo ministro russo Evgenij Primakov, i cosmonauti Georgij Grechko e Sergej Krikalev e il leader di General Motors, Daniel Akerson.
La dimensione del forum ha fatto sempre da sfondo alla sottoscrizione di impegni economici. Quest’anno tra le diverse strutture economiche internazionali presenti nella città fondata da San Pietroburgo le maggiori novità potrebbero venire dalla compagnia aerea Transaero che intende mettere nero su bianco la collaborazione con l’industria aereonautica Sukhoj, dalla quale Transaero programma l’acquisto di 6 vettori regionali Sukhoi Super Jet 100, mentre il gigante europeo Airbus dovrebbe ricevere la commessa di 4 aereomobili, Airbus 380.
 
Si prevedono inoltre accordi la tra i ferroviari di SIBURom e Linde, struttura tedesca produttrice di gas. Impegni comuni verranno sottoscritti anche dal comitato organizzatore delle olimpiadi invernali Sochi-2014 e Microsoft. Nel settore energetico fiato sospeso tra Gazprom e la norvegese Statoil. Le due compagnie dovrebbero dare forma giuridica al programma che prevede lo sfruttamento comune del giacimento di Shtokman. In precedenza Alexej Miller responsabile del gigante energetico russo aveva però precisato che per ora i due partner energetici non prevedono progetti finanziari comuni di lunga scadenza. Del resto il programma ufficiale non accenna nemmeno alla firma per Sthokman. Attimi di suspense che fanno parte del gioco. Come in ogni grande spettacolo.
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