Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Terremoto, nuove scosse dall’Emilia alla Sicilia

Il terremoto abbraccia l´Italia ed arriva in Sicilia. Questa notte la terra ha tremato da nord a sud coinvolgendo il nord est dell´isola e tornando a scuotere l´Emilia. Intanto iniziano a spegnersi i riflettori sui terremotati, la cui terra non ha smesso di tremare da quel tragico 20 maggio. E qualcuno parla di illusioni sulla pelle dei terremotati.
 
Sicilia
Quattro scosse di terremoto di magnitudo comprese tra i 3.2 e i 2.2 gradi della scala Richter sono state registrate intorno alla mezzanotte nel nordest della Sicilia, in provincia di Catania. Secondo i rilievi dell´Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i sismi hanno avuto ipocentri compresi tra i 5 e i 6,2 km di profondità ed epicentri in prossimità dei comuni di Giarre, Milo, Sant´Alfio, Santa Venerina e Zafferanea Etnea. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile, non risultano al momento danni a persone o cose. L´ultima scossa nella zona dell´Etna risaliva al 19 giugno scorso (magnitudo 2), mentre il sudest della regione (provincia di Siracusa) è interessato da uno sciame sismico che negli ultimi tre giorni ha fatto registrare 17 scosse, la più forte delle quali alle 3:14 di ieri con magnitudo 3.7.
 
Emilia
Due lievi scosse di terremoto, di magnitudo 2.1 e 2.2, sono state registrate rispettivamente all´1:54 e alle 4:24 nelle zone terremotate dell´Emilia, in provincia di Modena. Secondo i rilievi dell´Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il primo sisma ha avuto ipocentro a 15 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero; il secondo ha avuto ipocentro a 25,2 km di profondità ed epicentro in prossimità di Camposanto, Medolla, Ravarino e San Felice sul Panaro.
 
Smontate le tende
Ma nel comune di Modena arriva un nuovo invito da parte dell´assessore all´Ambiente, Simona Arletti,: “Smontate le tende e tornate a dormire nelle vostre abitazioni”. L´obiettivo quello di aiutare la città a “tornare alla normalità” dopo il terremoto. “Le persone che non hanno subito danni alle abitazioni in cui vivono dalle scosse di terremoto del maggio scorso – ha spiegato Arletti – evitino di pernottare ancora in tende erette nei parchi cittadini. E´ uno sforzo che chiediamo per cercare di tornare alla normalità, un gesto consapevole che i residenti in città devono affrontare pur con tutte le comprensibili paure”. Già da giorni, fa sapere il Comune di Modena, si sta “monitorando la situazione delle tende che si trovano negli spazi verdi cittadini. Molte persone hanno fatto rientro nelle loro case ma permangono in alcuni luoghi, come al parco XXII Aprile, cittadini che resistono e vivono in tenda anche se i segnali sono di un progressivo miglioramento della situazione rispetto alle scosse”. La Polizia municipale ha avviato un´opera di controllo e di informazione nei vari parchi cittadini per “seguire con attenzione alcune presenze anomale che nulla hanno a che fare con la paura del terremoto”.
 
Beffa per i terremotati?
Dalle colonne di Repubblica si accendono i riflettori sui finanziamenti pubblici ai partiti, con particolare riferimento a quella rata di luglio che avrebbe dovuto essere dimezzata a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Adesso che luglio è alle porte sembra ormai evidente che manchi il tempo utile affinché venga approvata la legge. “Dall’esecutivo non è giunto fino ad oggi nessun provvedimento e la stessa attenzione generale sul tema sembra scemata. È doveroso chiedere che il governo batta un colpo nelle prossime ore […] per consentire la difesa di un accettabile finanziamento pubblico, evitare la beffa di odiose illusioni sulla pelle dei terremotati. E per fermare l’ennesimo ghiotto boccone che proprio la politica, talvolta accecata, rischia di offrire alle fauci affamate dell’antipolitica”.
×

Iscriviti alla newsletter