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Il piano taglia-debito di Amato e Bassanini

Come tagliare i quasi 2mila miliardi di euro, il macigno di debito pubblico che grava sull’Italia? E’ il tema, essenziale, su cui dibattono da mesi noti studiosi ed economisti. Ai tanti piani proposti fino ad ora, se ne aggiunge uno a firma di Giuliano Amato e Franco Bassanini, il presidente della Cassa Depositi e Prestiti.
Il piano svelato oggi dal Corriere della Sera, ideato con l´appoggio del Centro studi Astrid, prevede un incasso di 150-200 miliardi di euro entro il 2017 e altri 150 miliardi nei successivi 5 anni.
 
L´idea Amato-Bassanini è articolata in sei mosse: cessione di immobili; capitalizzazione delle concessioni, ad esempio le lotterie; valorizzazione delle partecipate statali; imporre agli enti previdenziali degli ordini professionali di incrementare i loro investimenti in titoli di Stato a lunga scadenza; maggiore recupero dei capitali portati illegalmente in Svizzera; incentivi ad allungare le scadenze medie del debito pubblico.
 
Oggi il Corriere della Sera dà i voti alle differenti tipologie di tagli del debito proposte fino ad ora. Formiche non è in grado di fare pagelle ma, come già sottolineato, non ha dubbi sul fatto che sia fondamentale discutere sul tema e trovare una strategia condivisa da governo, partiti della maggioranza (Pdl, Pd, Udc) e opinione pubblica. Magari dedicando una sessione di dibattito parlamentare e comunque coinvolgendo il Sistema-Paese. Tutti devono assumersi la propria parte di responsabilità, per non dire – dopo – “io non sapevo..”.
 
Per questo auspichiamo che gli incontri di oggi del Premier Mario Monti con i tre leader della maggioranza, Alfano, Bersani, Casini, non vertano sull’intervista al Wall Street Journal e all’ipotetica “gaffe” di Monti ma sulle misure da intraprendere per tagliare il debito pubblico. Se non si agirà presto e bene, questa sì, sarebbe una “gaffe” imperdonabile.
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