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Cina, l’Ue da primo amore a partner senza prospettive?

Il XV vertice annuale Cina-Ue avviene in attesa del  cambio di potere generazionale a Pechino. In questi ultimi anni la Cina ha intensificato l’interazione col mondo. I programmi di studio per gli stranieri sono aumentati. Pechino accoglie strutture per le quali molte università farebbero a gara.Il numero degli studenti che entrano nei campus dell´impero di mezzo è cresciuto molto raggiungendo americani ed europei messi insieme. Per il nostro continente la sfida è difficile. Dopo l’intuizione unitaria gli europei non hanno saputo anticipare i cambiamenti del mondo. Ora l’ignoranza è una delle maggiori difficoltà nei rapporti con Pechino. Chi per qualche ragione ha assistito ad incontri bilateri sa quanto i cinesi conoscano cultura e lingua del paese che affrontano per averci studiato e a volte lavorato. Gli europei al contrario hanno spesso conoscenze superficiali del partner asiatico.Spinta dalla potenza pubblica e dalle imprese emergenti, la quota della ricerca mondiale che si produce in Cina è in crescita. Pechino ha superato il Giappone per le spese dedicate a ricerca e sviluppo. Il grande paese asiatico sviluppa usi, norme e tecniche che la potenza dello stato imporrà al mondo. Pechino era infatuata del progetto di integrazione europea e della moneta unica. La crisi e l’immobilismo Ue hanno interrotto quello slancio. Se Bruxelles non sarà capace di iniziative di ampia portata per mettere in secondo piano la pura contabilità dei singoli paesi e le gelosie tra gli stati, la Cina potrebbe ripensare tutta la sua politica economica e le strategie di sicurezza. Senza prestare più attenzione a un continente finito nel frattempo ai margini della storia.Le Monde riporta il comunicato ufficiale secondo cui il summit si svolge in un momento importante per le due istituzioni, segnato da rallentamenti economici e contesti internazionali sempre più complessi.Per il giornale francese nonostante le tensioni commerciali che agitano le due istituzioni l’Impero di mezzo dovrebbe continuare ad appoggiare la valuta del vecchio continente. Speranze fondate queste ultime secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung: Il giornale di Francoforte sottolinea infatti l´appello di Wen Jiabao: il suo paese punta a una Ue forte. Il primo ministro cinese uscente ha inoltre portato la notizia tanto attesa. Pechino continuerà l´acquisto dei titoli di stato della zona euro.Wen chiede però la fine dell’embargo europeo sulle armi e di ogni forma di protezionismo continentale.Cronaca dell’incontro di Bruxelles sul New York Times concentrato però più sui cambiamenti che hanno caratterizzato i rapporti tra presidenza Obama e Pechino. In futuro la Casa Bianca sarà meno paziente e accondiscendente verso le strategia dell’Impero di mezzo. Una svolta iniziata secondo il Nyt a Seul nel novembre 2010. Nella capitale della Corea del sud  per la prima volta l’amministrazione Usa faceva presente la propria insoddisfazione per  l’incapacità cinese di controllare la Corea del Nord e il suo programma nucleare.La Süddeutsche Zeitung ritorna sul vertice europeo per notare il bluff nei confronti dei telespettatori cinesi. Il giornale di Monaco rileva che a un segnale della delegazione di Pechino la diretta del canale Tv Ue sull’incontro veniva oscurata nel bel mezzo del discorso ufficiale del premier cinese.Un editoriale di le Monde torna sullo “strano” conflitto tra Tokio e Pechino sugli isolotti del mar cinese meridionale. Il giornale transalpino spiega il montare della tensione con le lotte interne al partito comunista cinese in vista del XVIII congresso.Sempre in prima pagina le polemiche legate alla decisione del settimanale francese Charlie Hedbo di pubblicare vignette anti-islam.El Pais intervista Gérard Biard. Per il capo redattore della pubblicazione satirica l’autocensura è il primo passo verso il totalitarismo.La Süddeutsche Zeitung afferma che l’uscita di altre caricature potrebbe rendere incontrollabile la situazione nel paese transalpino che vede musulmani indignati e opinione pubblica francese divisa tra lo sconcerto e il rifiuto del passo compiuto da Charlie Hedbo. A Parigi i sostenitori di libertà di opinione e dello sberleffo a ogni costo diventano sempre di meno. Le Figaro riporta il crescere della rabbia dei francesi all´estero. Il Nyt riporta come il Pakistan si prepari alla giornata nazionale per l´amore verso Maometto.Difficile tentativo della Somalia di tornare alla normalità dopo l’elezione le settimane scorse di parlamento e capo dello stato.Le Monde riporta l’ennesimo attentato che a Mogadiscio ha fatto 14 vittime. L´attentato kamikaze segue a ruota l’assassinio dell’ennesimo giornalista, il nono nel 2012, avvenuto due giorni fa nel paese del Corno d’africa. Il Washington Post presentando il nuovo sindaco di Mogadiscio sottolinea quanto elevati siano i rischi dell´uomo di venire ucciso sul lavoro.La Faz da invece conto della ritirata delle milizie Shabab. Con le truppe dell’Unione africana a soli 30 chilometri da Chisimaio. Liberazione in vista anche per l’ultima grande città somala sotto controllo islamista.Lo scandalo delle torture in una prigione alla periferia della capitale georgiana ha portato alle dimissioni del ministro degli interni di Tblisi.Lo scrive la testata russa Regno. Una perdita importante per Saakaschwili a due settimane dalle legislative. Secondo la Faz, Bachan Achalaja era uno degli uomini più fedeli al capo dello stato dentro l’amministrazione georgiana. Le difficoltà di Saakaschvili sono testimoniate dall´autocritica, un passo inusuale per Tblisi sottolinea la Faz. In un commento il Washington Post scrive che l’ex campione dei diritti umani è ora accusato di voler sopprimere la propria opposizione interna guidata da un magnate miliardario.Anche Kiev si prepara al voto parlamentare. Il governo ucraino è di fronte al problema di assicurarsi la tornata elettorale nonostante il calo di popolarità.Visto l’alto interesse delle capitali internazionali allo scrutinio del 30 ottobre, non saranno possibili clamorose manipolazioni della volontà popolare sottolinea la Neue Zürcher Zeitung. Le Parisien nota come l’ex star del calcio ucraino Andrej Shevchenko sia costretto a giustificare le ragioni del suo controverso ingresso in politica.Merkel senza avversari a Berlino. È l’opinione del giornale di Zurigo che sottolinea quanto nonostante la crisi economica la cancelliera tedesca sia popolare in Germania. Un dominio che paralizza l’opposizione. La Nzz ritiene che nonostante la verve retorica che caratterizza gli anti Merkel, questi non siano in grado di uscire dalla confusione.
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