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I consigli segreti di Bassanini sulla produttività Monti style

Siamo sicuri che l’aumento della produttività debba riguardare soltanto il lavoro? E’ una delle domande che i partecipanti a un seminario a porte chiuse organizzato da Astrid, il centro studi presieduto da Franco Bassanini, si sono posti. La risposta, dalle slide che ha spiegato l’economista Marcello Messori, non è stata sì, secondo la ricostruzione di Formiche.net.
Messori è tra i curatori di un rapporto ancora in bozza da parte di Astrid proprio sulla produttività: tema su cui governo e sindacati stanno iniziando a discutere. Il gruppo di lavoro di esperti ed economisti all’interno del pensatoio Astrid è partito da queste quattro premesse, frutto di ricerche e analisi.
 
Prima premessa: c’è insufficienza di innovazioni organizzative nelle imprese italiane, sia di manifattura che di servizi.
Seconda: ci sono i vincoli posti alla dimensione delle imprese dalla limitatezza dei salti dimensionali e dalla rigidità negli assetti proprietari.
Terza: ci sono esternalità negative indotte da distorsioni fiscali e dalla ridotta incidenza delle spese pubbliche in conto capitale (infrastrutture, istruzione ecc)
Quarta: ci sono differenziali territoriali per macro aree (Nord-Sud) e per aree metropolitane omogenee.
 
Il gruppo di Astrid, come indicato per sommi capi da Messori nel corso del seminario a porte chiuse, sta lavorando a una serie di indicazioni di policy di breve, di medio e di lungo periodo su nove macro temi.
Vediamo alcune indicazioni come emergono dalle bozze del documento illustrato nel corso della riunione tra gli esperti di Astrid. Sulla dimensione delle imprese si propone: rimodulazione dei finanziamenti agevolati alle piccole imprese e incentivi per salti dimensionali.
 
Più articolati i consigli su fisco e strumenti finanziari. Nel breve periodo si auspica una riduzione della pressione fiscale sul lavoro e una neutralità fra debito e capitale.
Tre indicazioni sulle relazioni industriali: maggiore certezza delle regole (nel breve periodo), revisione delle norme sulla rappresentanza (nel medio periodo) e strumenti di partecipazione alle imprese (nel lungo periodo).
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