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Adelante con l’austerity a Madrid

Mentre Mariano Rajoy fa i complimenti agli spagnoli “che non manifestano”, non vanno in piazza e rimangono zitti davanti alle misure di austerity, le proteste in Spagna rischiano di aumentare. Soprattutto dopo l’approvazione della Finanziaria 2013 in Consiglio di Ministri. La riunione è stata anticipata di un giorno (di solito è in programma il venerdì) per dare tempo alla Camera dei deputati di controllare tutti i punti. Durante la giornata del sabato e procedere all’approvazione definitiva entro il 1 ottobre, così come stabilisce la legge.
 
Un compito arduo quello di fare quadrare i conti. Il governo ha davanti a sé una spesa pubblica che oltrepassa i 38 miliardi di euro e un orizzonte dove non si prevede una ripresa della crescita economica. Per questo motivo, la ricetta non presenta altro che altri tagli e riforme improntate all’austerità. La missione principale è quella di mantenere l’impegno preso con Bruxelles di abbassare il debito pubblico sotto il 3,8% del Pil con una Finanziaria di 20 miliardi.
 
Per riuscirci, Rajoy ridurrà del 12% gli impiegati pubblici, manterrà in sospeso gli stipendi pubblici (che da tre anni non sono stati modificati) e aumenterà le tasse e l’Iva nel tentativo di raccogliere 15 miliardi. Ma la spesa pubblica aumenterà lo stesso di 9,2% a causa dei costi del debito e l’aumento dei versamenti del sistema d’assistenza sociale, secondo il quotidiano El País nell’edizione on line. Tra le novità della Finanziaria c’è una nuova tassa per le operazioni in Borsa. Nel nuovo programma sarà anche prevista la limitazione delle pensioni anticipate e l’età di ritiro sarà portata gradualmente a 67 anni.
 
Rajoy ha anche annunciato in un’intervista al quotidiano The Wall Street Journal che sarà creata una nuova autorità fiscale indipendente che avrà il compito di imporre la Legge di Stabilità e seguire gli obiettivi in materia delle spese dell’amministrazione pubblica. Soprattutto nella difficile tema dei costi delle comunità autonome e le regioni.
 
Sempre al WSJ, Rajoy ha detto che chiederà il salvataggio finanziario all’Unione europea solo se le condizioni sono ragionevoli e gli interessi del debito spagnolo rimarranno alti per molto tempo. E ha garantito: “In questo caso, posso assicurare al cento per cento che lo chiederò”.
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