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Apple corre ai ripari per la figuraccia Google Maps

Quando i creativi di Apple si rifiutarono di adottare Google maps per offrire un servizio di mappatura più originale e adeguato ai suoi utenti, non avevano pensato che potevano non riuscirci nell’ideare questo tipo di tecnologia. E adesso il nuovo programma cartografico che si sono inventati minaccia di oscurare l’attesa uscita dell’iPhone5.
 
Il sistema è stato presentato questa settimana nel pacchetto del sistema operativo iOS6 di Apple, ma alcuni addetti ai lavori sostengono che è pieno di errori che compromettono il suo funzionamento: ponti distorti, riferimenti geografici in luoghi sbagliati e grandi città che non appaiono neanche nella mappa. Sui social network non si sono risparmiati le critiche: “Ecco le sorprendenti mappe di iOS6”. Anche il dipartimento dei trasporti dello Stato di Washington ha scherzato sull’account Twitter: “Nonostante iOS6 dica il contrario, i ponti di Tacoma Narrows non si sono fusi”, un commento affiancato ad una foto del ponte, visivamente distorta dalle innovative mappe di Apple.
 
Il sito Business Inside spiega la vicenda: tutto è cominciato con la scelta di lasciare fuori la popolare applicazione Google Maps. Così, chi sceglieva “il cellulare con la mela morsa” doveva farne a meno di usare le comode mappe di Google. Il nuovo prodotto è stato venduto come “un servizio più potente. Non vi perderete mai”. Invece sembra che l’applicazione sia molto vistosa ed elegante ma poco pratica. Sono state persino escluse le informazioni sul servizio pubblico.
 
Sebbene l’arroganza di Apple ha portato all’avventura di ideare un nuovo sistema per le mappe, Google ha un controllo spietato dei propri dati, nonostante si definisca un’azienda aperta. Secondo un ex dipendente di Google nel settore della mappatura, tra i due non ci sarebbe mai stato uno scambio libero di informazioni.
 
E come risolvere il problema? Apple sta cercando di arruolare un gruppo di persone che hanno costruito Google Maps per migliorare il sistema del iOS 6. Il motore ha circa 1100 impiegati a tempo pieno nella divisione delle mappe, oltre a 6000 impiegati esterni. Tutti per dare ad ogni luogo il posto giusto, almeno su Google Maps. E pare che l’amministratore delegato, Eric Schmidt, è disposto a collaborare senza rancori.
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