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Pronto per giovedì il provvedimento ad hoc per l’Ilva

Arriverà giovedì un provvedimento ad hoc del governo per risolvere la vicenda dell’Ilva di Taranto. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a Sky. “Noi stiamo lavorando per risolvere questa situazione”, ha spiegato il ministro in merito ad un eventuale decreto. E “la soluzione sarà pronta per quando ci incontriamo giovedì. Stiamo lavorando per fare in modo che giovedì la conclusione della riunione sia un provvedimento che consente di superare questa situazione”, ha aggiunto Clini. “Chi oggi si assume la responsabilità di far chiudere l’Ilva, si assume anche la responsabilità di un rischio ambientale che potrebbe durare anni”. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, interviene duramente sugli sviluppi dell’inchiesta sull’Ilva, travolto dalle notizie che provengono da Taranto mentre è al tavolo con autorità cinesi per un incontro sulla green economy, a Venezia.

Il nuovo elemento è il blocco degli impianti determinato, di fatto, come spiega il ministro, dal sequestro “della parte a freddo”. “L’intervento di oggi della magistratura chiude le lavorazioni a valle. A questo punto si crea una situazione di blocco degli impianti”. Un provvedimento, quello della magistratura di Taranto che “è in conflitto con l’Autorizzazione integrata ambientale che è legge – rileva Clini – e la strada maestra è applicarla”. Altrimenti, avverte, “prenderemo provvedimenti”. Non li precisa ma lo scenario che si potrebbe aprire nel “conflitto” è quello di un decreto legge. “Io non ho aperto conflitti con la magistratura – chiarisce Clini – sto cercando di capire se la magistratura li ha aperti con noi”.

“Voglio sapere se in queste condizioni nuove – sottolinea Clini – è possibile per l’impresa realizzare gli interventi e gli investimenti per rispettare l’Aia. Stiamo facendo un accertamento e in caso negativo dobbiamo procedere con un provvedimento”. Il ministro condivide l’intervento dei pm sui reati: “fanno bene a perseguirli”, dice ma “l’amministrazione attiva” dell’Ilva “è di competenza del ministero dell’Ambiente che ha firmato l’Aia, uno strumento per salvare l’azienda dal punto di vista ambientale e della salute”. Il procedimento giudiziario è appena avviato e di conseguenza il contenzioso che si apre rischia di durare anni, con tempi di bonifica incerti e un pericolo di “contaminazione ambientale, del suolo e delle acque”. Ma non solo: fra le emergenze “anche quella del lavoro”.

“Non sono disponibile a subire una situazione che avrebbe effetti terribili: sono preoccupato”, confessa Clini.

 

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