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Il Papa concede la grazia a Paolo Gabriele

Il Papa ha concesso la grazia al suo ex maggiordomo Paolo Gabriele, in carcere per aver rubato delle carte riservate del pontefice. La grazia consentirà a Gabriele di tornare definitivamente a casa, potendo trascorrere il Natale in famiglia.

Paolo Gabriele era stato arrestato lo scorso maggio dopo che nella sua abitazione era stato trovato un migliaio di copie di documenti riservati. All’ex maggiordomo erano stati poi concessi gli arresti domiciliari a fine luglio. Rinviato a giudizio il 13 agosto, al termine dell’inchiesta sulla fuga di notizia che ha determinato lo scandalo Vatileaks, era stato poi riconosciuto colpevole dal Tribunale il 6 ottobre, al termine di un breve processo e condannato a 18 mesi di reclusione. Una pena che dopo due settimane, il 25 Ottobre, era diventata definitiva per mancanza di ricorso di appello ed aveva comportato la reclusione in carcere in una cella del palazzo apostolico di Gabriele, in quanto reo confesso di aver sottratto, copiato e diffuso i documenti di ‘Vatileaks’.

Una nota della Santa Sede ha comunicato che, come dimostra la foto, proprio oggi il Santo Padre ha incontrato Gabriele: “Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto visita in carcere al Sig. Paolo Gabriele, per confermargli il proprio perdono e per comunicargli di persona di avere accolto la sua domanda di grazia, condonando la pena a lui inflitta. Si è trattato di un gesto paterno – prosegue la nota – verso una persona con cui il Papa ha condiviso per alcuni anni una quotidiana familiarità. Successivamente, il Signor Gabriele è stato scarcerato ed è rientrato a casa”. Ed ora “benché non possa riprendere il precedente lavoro e continuare a risiedere in Vaticano, la Santa Sede, confidando nella sincerità del ravvedimento manifestato, intende offrirgli la possibilità di riprendere con serenità la vita insieme alla sua famiglia”.

Inoltre, sarebbe in arrivo un’altra grazia, stavolta per il tecnico informatico della segreteria vaticana, Claudio Sciarpelletti, anche lui condannato nell’ambito del processo Vatileaks. “Posso anche comunicare che per quanto riguarda Sciarpelletti – ha affermato padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede – egli aveva già ripreso la sua attività lavorativa da qualche giorno, mi pare un paio di settimane. Però anche per lui è previsto un provvedimento in seguito alla domanda di grazia che egli pure ha avanzato per estinguere anche le conseguenze della condanna penale che aveva ricevuto, nonostante la pena fosse sospesa con la condizionale. Per lui non si pone evidentemente un problema di scarcerazione come per Paolo Gabriele, ma si prepara un provvedimento di grazia per cui sia completamente conclusa anche la sua vicenda penale e possa così riprendere una vita in condizioni del tutto serene”.

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