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La sicurezza secondo i Brics

Lotta contro il terrorismo e sicurezza informatica sono stati in temi che hanno dominato l’agenda dell’incontro tra i consiglieri per la sicurezza dei paesi del Brics. I rappresentati delle cinque potenze emergenti (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si sono dati appuntamento a New Delhi per “consultarsi e coordinarsi” sulle maggiori questioni di sicurezza regionale e internazionale, ha spiegato l’indiano Shivshankar Menon citato dall’agenzia Press Trust of India.

Asia e Medio Oriente sono state al centro delle discussioni, ha sottolineato. Si è parlato di Siria, Libia e Mali nella giornata in cui il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto il dispiegamento di una forza internazionale a sostegno del governo di Bamako per fronteggiare le milizie islamiste che controllano il nord del Paese e continuano a guadagnare terreno.

Sul caso siriano la posizione dei cinque emergenti è di opposizione a un intervento militare per affidare il processo di pace nelle mani dei siriani stessi. Il conflitto dovrà risolversi con i negoziati”, ha detto Manon parlando a nome del gruppo secondo quanto riferito dall’emittente Russia Today.

Altro tema sul tavolo la sicurezza informatica. Al riguardo la preoccupazione è comune ha spiegato l’alto funzionario indiano, sottolineando come tutti e cinque i Paesi siano sul punto di mettere in atto legislazioni e sistemi per fronteggiare la questione.

Il meeting tra i consiglieri per la sicurezza dei Paesi che da soli rappresentano circa il 43 per cento della popolazione mondiale è stato preparatorio per il quinto vertice tra i capi di Stato e di governo in agenda a marzo a Durban. Di “consenso raggiunto” ha parlato anche il rappresentate cinese Dai Bingguo, citato dall’Economic Times. Dai era New Delhi anche nel ruolo di rappresentate speciale di Pechino per il dialogo sui confini sino-indiani, questione ancora irrisolta quando sono passati quarant’anni dal conflitto del 1962, tema di cui le parti hanno discusso bilateralmente.

“Il vertice dimostra la sinergia tra i Brics anche nel campo della sicurezza, è il segno della crescente influenza del gruppo”, ha scritto Rajeev Sharma in un commento sul tabloid cinese Global Times, costola del Quotidiano del popolo, e spesso su posizioni nazionaliste. “L’anno appena trascorso è quello in cui Cina e India hanno avuto meno problemi nonostante le divergenze. I due Paesi hanno continuato verso le convergenze e minimizzato i punti di rottura. Questa è la strada per futuro”. Parole che però sembrano contraddette dalle previsioni dell’agenzia privata di intelligence Stratfor per il 2013, che vedono l’India come possibile contrappeso per contrastare l’influenza cinese nella regione.

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