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Come votano i vescovi italiani? Leggiamo il quotidiano Avvenire

La serie si intitola “Programmi sotto la lente” e Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, come promesso dal cardinale Angelo Bagnasco, passa alla lente di ingrandimento i programmi elettorali dei diversi schieramenti, a partire da un tema-cardinale per la Cei, quello della tutela della vita umana, “fondamento di tutto l`edificio sociale”. Il bilancio non è entusiasta. E, sotto il titolo “Scelte e silenzi coalizioni divise”, il giornale della Conferenza episcopale italiana commenta: “I partiti e i cartelli elettorali alla prova delle grandi sfide proposte al Paese dalla difesa e promozione della persona umana. Un concerto di voci spesso discordanti dentro il medesimo schieramento. Sulle politiche per la difesa e la promozione della vita umana, che dovrebbero costituire un punto di convergenza basilare, si consuma invece un contrasto a volte eclatante all`interno dei tre principali schieramenti, da destra a sinistra”.

“Sotto il tetto di una stessa sigla – prosegue Avvenire – si registrano anche quattro o cinque posizioni diverse, segno di un pluralismo rappresentativo di varie culture e tradizioni ma che è atteso alla ricerca di una difficile sintesi nelle aule parlamentari e nelle scelte di governo”.

Il giornale diretto da Marco Tarquinio intervista poi tre donne di tre schieramenti diversi (Luciana Pedoto per il Pd, Paola Binetti per Udc-lista Monti e Eugenia Roccella per il Pdl) e propone una sintesi “forzatamente schematica” delle “molteplici voci che si affacciano nelle liste”. Tra le tante questioni “aperte e rimosse”, per Avvenire, frenare gli aborti e il dilagare delle pillole, rigettare la selezione eugenetica, difendere le persone più fragili”.

“A meno di un mese dalle elezioni politiche – spiega Avvenire – la moltiplicazione delle polemiche incrociate che alimentano la campagna elettorale è inversamente proporzionale al rilievo offerto a temi che invece occupano la quotidianità degli italiani, dalla famiglia alla scuola, dal lavoro alla sanità, all’impegno sociale. Per restituire a queste e altre grandi questioni pressoché rimosse nella contesa pre-elettorale il peso e la centralità che gli spetta e che hanno nella vita della gente avviamo, da oggi, una ricognizione critica delle posizioni (esplicitate o taciute) di aggregazioni e partiti che si candidano a ottenere il consenso dei cittadini e a guidare il Paese nella prossima legislatura”.

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