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007 con licenza di uccidere americani. Ma solo se sono terroristi

Anwar al-Awlaki

Gli Stati Uniti possono legalmente uccidere un proprio cittadino all’estero se è un leader di Al Qaida o di un altro gruppo terroristico e costituisce una minaccia imminente per il Paese. L’informazione è arrivata dal dipartimento di Giustizia ed è stata diffusa dalla Nbc News, che rende più chiari i motivi del forte incremento del numero di attacchi con droni condotti dall’amministrazione Obama contro Al Qaida.

Nel “white paper” del dipartimento di Giustizia il significato di “minaccia imminente” è stato ampliato, visto che un’azione non deve basarsi su informazioni fornite dall’intelligence su uno specifico attacco, perché queste azioni sono continuamente pianificate da Al Qaida. “In questo contesto l’imminenza deve contenere un’ampia gamma di possibilità” e anche i possibili danno collaterali ai civili, si legge nel testo. Le decisioni possono essere prese da “un funzionario di alto livello del governo statunitense informato dei fatti”.

La Nbc ha fatto sapere che il documento è stato consegnato dall’amministrazione Obama ai membri delle commissioni di Giustizia e d’Intelligence del Senato la scorsa estate, come un sommario di informazioni classificate sui cittadini statunitensi da uccidere, preparato dal dipartimento di Giustizia.

Il rapporto “Lawfulness of a Lethal Operation Directed Against a U.S. Citizen Who is a Senior Operational Leader of al-Qaeda or An Associated Force”, di 16 pagine, è stato scritto mesi prima dell’uccisione di Anwar al-Awlaki, cittadino statunitense di origine yemenita, ammazzato con un attacco condotto con un drone in Yemen nel settembre del 2011. L’imam, che aveva 40 anni, era un elemento di spicco di Al Qaida e con lui, in quell’attacco, morirono altri tre cittadini statunitensi, tra cui suo figlio sedicenne.

L’amministrazione Obama si è più volte rifiutata di diffondere questi documenti, come chiesto da parlamentari, mass media e associazioni per i diritti civili, e non ha mai pubblicamente ammesso la loro esistenza. A questo punto, il Congresso chiederà spiegazioni a John Brennan, che ha lavorato a stretto contatto con il presidente come consigliere per l’antiterrorismo, durante l’audizione in programma giovedì per la conferma a nuovo capo della Cia.

Nessun funzionario del dipartimento di Giustizia ha commentato la pubblicazione del rapporto. L’American Civil Liberties Union, organizzazione non governativa in difesa di diritti civili e libertà individuali negli Stati Uniti, lo ha definito “profondamente inquietante” e dimostra l’esistenza di una “scioccante capacità di andare oltre i limiti dell’autorità esecutiva, con il potere di dichiarare dei cittadini americani una minaccia per il Paese e di poterli uccidere lontano da un campo di battaglia definito e senza il coinvolgimento delle autorità giudiziarie”.

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