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Rischio attentati spettacolari secondo gli 007 italiani

La minaccia anarco-insurrezionalista rimane “estesa e multiforme”, in grado di tradursi in una “gamma di interventi” che puó comprendere anche “attentati spettacolari”. Lo scrivono i servizi segreti nella Relazione annuale consegnata al Parlamento.

Il ferimento dell’Ad dell’Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi ha segnato “l’innalzamento del livello della minaccia” portata dagli anarco-insurrezionalisti, affermano gli 007. E l’attuale situazione economica viene vista in quegli ambienti come “potenzialmente favorevole” al progetto che vede al centro “l’azione diretta”.
E’ in quest’ottica infatti, dicono i Servizi, che si registrano appelli ed esortazioni a “superare le esitazioni” e mettere in atto “interventi conflittuali” che puntino al “sovvertimento del sistema”. Gli arresti di diversi presunti anarco-insurrezionalisti, è la lettura che danno gli 007, hanno peró frenato questo progetto: “da allora si registra infatti una stasi operativa della Federazione Anarchica Informale, con tutta probabilità ascrivibile alla necessità di non evidenziarsi in una fase di accentuata pressione investigativa”.
Ció non significa peró che il movimento è stato sconfitto.
Anzi: “si ritiene che la minaccia rimanga potenzialmente estesa e multiforme, suscettibile di tradursi in una gamma di interventi. Eventualità che – scrivono gli 007 – puó comprendere sia attentanti ‘spettacolari’ potenzialmente lesivi come quelli tradizionalmente messi in atto dai gruppi Fai, sia iniziative di non elevato spessore ad opera di altre sigle eventualmente emergenti, non dotate delle medesime capacità tecnico operative, come anche attacchi non rivendicati, in linea con la visione classica dell’anarco-insurrezionalismo”. Gli 007 individuano anche i possibili “scenari di scontro”: i poteri economico-finanziari, le forze dell’ordine e le forze armate, le lotte ambientaliste, l’opposizione al ‘dominio tecnologico’, gli autori delle riforme del welfare e del lavoro, le espressioni di quella che i Servizi chiamano “società del benessere”.
Quanto alla minaccia rappresentata dagli eredi delle Br, gli 007 affermano che quegli ambienti, soprattutto nel settore carcerario, hanno fatto arrivare diverse sollecitazioni ma “non sono sembrati in grado di condurre un’efficace opera di infiltrazione, proselitismo e reclutamento”. Non è affatto escluso peró che un inasprimento delle tensioni sociali “potrebbe indurre queste componenti a tentare di inserirsi strumentalmente in realtà aziendali caratterizzate da forti contrapposizioni”. Cosí come “restano ipotizzabili azioni di propaganda di modesto spessore operativo, rivendicate anche da sigle inedite, per alimentare una progressiva radicalizzazione delle istanze contestative”.

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