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La rivolta delle donne contro Battiato

Per chi era abituato alle sue frasi d’amore, è stato un brusco risveglio. Franco Battiato, assessore al Turismo e allo Spettacolo della giunta Crocetta in Sicilia, oggi davanti a tutta la stampa europea a Bruxelles ha pronunciato codeste parole: “Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino”. Potete immaginare quello che è successo dopo.

In pochi minuti la dichiarazione shock è rimbalzata sulla rete provocando indignazione e polemiche. E poco è servita la parziale retromarcia del cantautore che ha spiegato di riferirsi a passate stagioni parlamentari.

L’indignazione di Laura Boldrini
La bomba ormai era scoppiata non solo sul web. Sul tema c’è stata una dura presa di posizione anche da parte delle istituzioni. A partire dal neo presidente della Camera, Laura Boldrini: “Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari”, ha commentato, arrivando addirittura a pronunciare la parola ‘oltraggio’: “Da presidente della Camera dei Deputati e da donna, respingo nel modo più fermo l`insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall’oltraggio”.

Condanna trasversale
Stesso concetto ribadito anche da Sonia Alfano, presidente della commissione Antimafia europea, dalle senatrici del Pd Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, Anna Finocchiaro e Rita Ghedini e da Daniela Santanché che su Twitter ironizza sul fatto che Battiato abbia perso “il suo centro di gravità permanente”.

Dimissioni per Crocetta
E c’è chi arriva addirittura a chiedere le dimissioni di Battiato. Come il neodeputato del Pd, Michele Anzaldi, che invita il governatore Rosario Crocetta a valutare “di far dimettere il suo assessore Franco Battiato per difendere l’onore della Sicilia”.

Battiato nella bufera
È il terzo caso in pochi giorni che vede protagonista il cantautore. Domenica un suo commento su Grillo, “ora sta esagerando”, aveva fatto scattare la reazione grillina con un post velenoso. Sempre domenica la sua dichiarazione sulla destra “che non è da essere umani” aveva suscitato critiche su social network e giornali. Ora l’affondo sulle donne.

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