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Nuove scintille fra Usa e Cina sui furti militari

Il caso di Liu Sixing, cittadino cinese condannato a cinque anni e dieci mesi di carcere per per aver trafugato e trasmesso in Cina migliaia di dati su un sistema militare riservato Us,a è una di quelle minacce interne su cui l’Fbi ha puntato l’attenzione. Il programma riguarda un dispositivo che il Washington Post descrive come piccolo, misurabile in millimetri, ma capace di permettere ai droni e missili di colpire il bersaglio senza la guida di un satellite.

Sul cittadino cinese, ex dipendente della L3 Communication, fornitrice del Pentagono, pesava l’accusa di aver violato l’embargo statunitense sulle armi a Pechino. L’ingegnere cinquantenne, è la ricostruzione del Post, fece due viaggi in Cina tra il 2009 e il 2010, ogni volta senza il permesso del proprio datore di lavoro e facendo diverse presentazioni della tecnologia in questione.

Prima del secondo viaggio a novembre di due anni fa raccolse inoltre il materiale sul suo lavoro in un archivio, passandolo su proprio computer. Secondo l’accusa avrebbe partecipato a una conferenza sulla tecnologia organizzata dal governo cinese, giustificando la sua assenza con una vacanza a Chicago.

La minaccia sventolata dai federali è interna, ricorda il quotidiano della capitale, mentre l’attenzione sembra concentrarsi principalmente sui casi di spionaggio informatico con i mandanti indicati tra i palazzi dell’Esercito popolare di liberazione, con relative smentite da Pechino e mentre si ricordano i casi che coinvolgono anche altre potenze: gli stessi Stati Uniti, l’Iran, la Russia, Israele.

Negli ultimi quattro anni sono almeno 100 le persone e le società finite sotto indagine per aver passato materiale classificato alla Repubblica popolare. Bersagli sono alcuni tra le maggiori società Usa, compresi fornitori della Difesa.

La condanna di Liu segue di una settimana l’arresto di un cittadino cinese che lavorava nel centro di ricerca della Nasa di Langley, bloccato all’aeroporto di Dulles prima dell’imbarco verso Pechino con l’accusa di false dichiarazioni alla polizia federali sul contenuto del suo computer, contenente informazioni sensibili, portato poi in Cina. A metà mese, è stato invece accusato di spionaggio un ex funzionario e contractor della difesa Usa, Benjamin Pierce Bishop, per aver passato informazioni riservate alla ragazza cinese.

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