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Il Venezuela di Maduro sarà più attraente per gli investitori esteri?

Le elezioni presidenziali di aprile 2013 hanno registrato la vittoria di Nicolas Maduro, candidato del
Partido Socialista Unido (Psuv), contro lo sfidante Henrique Capriles. Maduro, designato dallo stesso Hugo Chavez alla sua successione, ha raccolto il 50,7% delle preferenze, superando il rivale di meno di 250.000 voti. Dato il ristretto margine, Capriles, che ha ottenuto più del 49% dei consensi, non ha riconosciuto la sconfitta, chiedendo il riconteggio dei voti e lamentando brogli elettorali.

Secondo un’analisi del centro studi di Sace sulle implicazioni delle elezioni di Caracas, la scomparsa a inizio 2013 di Chavez ha aperto una fase di instabilità politica acuita dalla risicata vittoria di Maduro, aspetti che potrebbero aprire un aspro confronto interno al partito e portare in ultima analisi a cambiamenti più strutturali nel Paese.

Contesto economico

L’economia del Paese è poco diversificata e fortemente dipendente dal settore degli idrocarburi,
che contribuiscono al 90% dell’export totale e a più del 50% delle entrate fiscali. Ripresa dell’export petrolifero ed investimenti pubblici sono alla base della buona performance economica del Paese, le cui potenzialità, tuttavia, sono limitate da vincoli produttivi e qualitativi e da difficoltà operative che scoraggiano gli investimenti esteri nel Paese.

Contesto finanziario

Scarsa efficienza ed ingerenza politica condizionano l’operatività del sistema bancario limitandone
la redditività. Nonostante il consolidamento degli ultimi anni, il numero delle banche operanti appare eccessivo rispetto alle reali necessità di intermediazione creditizia

Contesto operativo

Eccessiva burocrazia, corruzione pervasiva e un sistema giudiziario politicizzato e parziale rendono il contesto operativo molto difficile limitando le potenzialità di crescita del Paese. L’imprevedibilità dei processi decisionali da parte dell’amministrazione hanno disincentivato l’afflusso di investimenti stranieri estromettendoli progressivamente dai settori strategici dell’economia.

Gli scambi con l’Italia

Il surplus commerciale dell’Italia con il Venezuela, in aumento del 158% rispetto al
2011, è stato pari a 894 milioni di euro nel 2012. Le esportazioni italiane hanno raggiunto 1,1 miliardi di euro (+60% rispetto al 2011) ed hanno riguardato in prevalenza i settori della meccanica strumentale (55,2% del totale), degli autoveicoli e mezzi di trasporto (6,7%)della metallurgia e dei prodotti in metallo (6,4%). In contrazione invece le importazioni italiane dal Venezuela del 38% con un valore pari a 212 milioni di euro. La presenza delle imprese italiane in Venezuela è piuttosto diffusa e si concentra nei settori petrolifero, petrolchimico, infrastrutture e trasporti.

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