Le Nazioni Unite hanno annunciato di aver sospeso le forniture alimentari a circa 25mila rifugiati palestinesi nella Striscia di Gaza, dopo che i manifestanti infuriati per i tagli agli aiuti hanno assaltato un magazzino dell’Onu.
Decine di residenti di Gaza hanno fatto irruzione ieri in un ufficio dell’Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione), per chiedere il ripristino di un sussidio mensile in denaro alle famiglie disagiate sospesa dal 1 aprile per i tagli al bilancio dell’agenzia. I manifestanti sono stati dispersi dal personale di sicurezza dell’Onu quando hanno tentato di fare irruzione in un altro edificio.
“Comprendiamo pienamente l’impatto che la decisione di sospendere l’assistenza in denaro ha avuto su qualche beneficiario”, ha spiegato in una nota l’Unrwa. “Le manifestazioni della scorsa settimana hanno già costretto l’Unrwa a chiudere molti suoi uffici. Con la situazione ulteriormente aggravata dalle azione odierne, tutti i centri di soccorso e di distribuzione rimarranno conseguentemente chiusi finché non saranno fornite garanzie da tutti i gruppi pertinenti che le operazioni dell’Unrwa possano continuare senza ostacoli”.
