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Astensione, la sfiducia nei partiti nel rapporto Cnel-Istat

Sfiducia nei partiti, nel Parlamento, nei consigli regionali, provinciali e comunali, nel sistema giudiziario. Una sfiducia trasversale che attraversa tutti i segmenti della popolazione, tutte le zone del Paese, le diverse classi sociali. In una tale situazione non sorprende che la partecipazione politica sia bassa e in diminuzione”: così il capitolo dedicato alla politica e alle istituzioni del rapporto Cnel – Istat sul Benessere equo e sostenibile (o più semplicemente Bes).

Una proposta concreta per la misurazione della qualità della vita, cioè di tutto ciò che non è rilevato dal Pil.
Un rapporto che si presenta di straordinaria preveggenza visto che i dati, raccolti nel 2012, hanno anticipato i risultati usciti dalle urne in occasione delle recenti elezioni amministrative.
La vera vincitrice delle ultime elezioni è la disaffezione: le vecchie cinghie di trasmissione non funzionano più e così rabbia e delusione si trasformano in astensionismo.

Il rapporto Bes ci dice che la fiducia media dei cittadini verso i partiti politici, nel 2012, su una scala da 0 a 10, è pari a 2,3 (!), in diminuzione rispetto all’anno precedente. La fiducia verso il Parlamento, pur se in lieve aumento rispetto al 2011, registra nel 2012 un non incoraggiante 3,6. E poi c’è la fiducia, o meglio la sfiducia, nelle Amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni) che si attesta su un altrettanto poco incoraggiante 4.

Sempre il Bes ci dice che il livello di sfiducia verso le Istituzioni locali è maggiore nelle regioni del Sud, mentre è ugualmente distribuito tra i sessi e nelle differenti fasce di età.
Dunque, la politica e i politici devono tornare ad occuparsi dei cittadini e dei loro territori, indipendentemente dalla legge elettorale. Invece si tende a compiere il solito errore di approccio nascondendosi dietro una legge che sembrerebbe “impedire” di riservare la dovuta attenzione al potenziale elettorato e ai luoghi del vivere quotidiano (città, luoghi di lavoro).

Ai ballottaggi, poi, si giocherà un’altra partita, ma da lì bisognerà ripartire, consci del fatto che la prossima “verifica” del sistema ci sarà tra un poco meno di un anno, in occasione delle elezioni europee (e forse non solo europee).

Alla vigilia della prossima tornata elettorale ci saranno i nuovi dati del Bes. Dunque è opportuno ricordare l’utile supporto degli indicatori varati dal Cnel e dall’Istat e prendere i dovuti provvedimenti.

Senza fare azzardati e irrispettosi paragoni vale la pena ricordare quanto ha detto Papa Francesco nei giorni scorsi: “Le periferie hanno un senso positivo perché la realtà la si capisce meglio non dal centro, ma dalle periferie”.

Stefano Bruni

comitato scientifico Cnel-Istat

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