Chi sarà il prossimo capo della Polizia? E chi nel governo avrà la delega ai Servizi di sicurezza? Le domande arrovellano Palazzi e cronisti, come avevamo scritto.
Oggi sul Messaggero il giornalista Massimo Martinelli aggiorna lo stato dell’arte sui candidati in corsa per il vertice della Polizia di Stato. A succedere ad Antonio Manganelli dovrebbero essere Alessandro Marangoni, già questore di Milano e attuale capo vicario della Polizia, o Franco Gabrielli, già capo della Digos di Roma e poi all’Ucigos. Gabrielli è considerato anche amico personale del premier Enrico Letta. Non sono comunque gli unici nomi circolati, come ha scritto Formiche.net.
“Gabrielli – scrive il quotidiano il Messaggero – era inviso a Berlusconi e causa di vicende pregresse. Ma il suo impegno da prefetto di L’Aquila e, di recente, come capo della Protezione civile, potrebbe aver annullato quel veto”.
E chi sarà il sottosegretario con delega ai Servizi? Le personalità sulle quali dovrebbe ricadere la scelta sono Gianni De Gennaro, sottosegretario uscente, e Marco Minniti, ex sottosegretario alla Difesa ed ex viceministro dell’Interno nei governi Prodi e D’Alema, scrive Martinelli.
Il Messaggero, infine, scrive che le nomine potrebbero slittare alla prossima settimana e non essere decise nel Consiglio dei ministri di domani.
Perché rinviare? Meglio fare bene, ovvio, ma è meglio fare anche presto.
Le fibrillazioni politico-parlamentari della strana maggioranza, la tensione sociale (pure Mario Draghi ha avvertito che la disoccupazione potrebbe innescare effetti dimostrativi inusitati) e il recente attentato consigliano di non procrastinare più le nomine.
La questione della sicurezza, come ha attestato anche la presenza inedita ieri del premier Enrico Letta al Comitato per l’ordine e la sicurezza, non dovrebbe indurre a traccheggiare ancora troppo su scelte tecniche e di alto profilo.
