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Ecco chi è il nuovo numero uno dell’Fbi

Jim Comey sarà il nuovo direttore dell’Fbi. La nomina dell’ex numero due del dipartimento della Giustizia ai tempi dell’amministrazione Bush sarà ufficializzata nel pomeriggio statunitense, hanno detto ieri fonti della Casa Bianca citate dalle agenzie internazionali.

Se confermato dal Senato, Comey subentrerà a Robert Mueller, a capo dei federali da oltre dieci anni, nominato poco prima degli attacchi dell’11 settembre, che lascerà il posto in autunno.

Comey porta nell’Fbi l’esperienza nella lotta contro il terrorismo, scrive la Reuters. Negli ultimi anni ha ricoperto ruoli dirigenziali nel colosso della difesa Lockheed Martin e nel board della Hsbc e di consulenza per un hedge fund. In passato seguì le indagini sull’attentato a Khobar, in Arabia Saudita, del 1996, in cui persero la vita 19 militari statunitensi.

Nel 2004 si guadagnò l’ammirazione dei democratici per essersi opposto, da ministro ad interim, alla firma del programma che autorizzava la raccolta dei tabulati telefonici senza mandato. L’allora segretario alla Giustizia, John Ashcroft, era in quei giorni ricoverato. Quando funzionari del dipartimento andarono nella clinica per scavalcare Comey e aver la firma del titolare del dicastero, lui si fece trovare lì per impedirlo.

La nomina di Comey arriva mentre l’amministrazione Obama è alle prese con il caso Prism e le rivelazioni sui programmi di sorveglianza dell’Agenzia nazionale per la sicurezza. Sull’Fbi pesano invece le ammissioni di Mueller sull’uso di droni per motivi di sorveglianza sul territorio statunitense e lo spionaggio contro reporter dell’Associated Press e di Fox News.

La Casa Bianca, scrive proprio l’AP, spera che la nomina di una figura di cultura repubblicana possa favorire il sì del Senato. Venire dalle file dei repubblicani non impedì tuttavia l’ostruzionismo alla nomina a segretario alla Difesa di Chuck Hagel, inviso a parte dei suoi ex compagni di partito per le posizioni su Iran e Israele.

I repubblicani hanno spiegato di non avere obiezioni alla nomina. Il ruolo di consulenza negli hedge fund e i rapporti con Wall Street potrebbero però essere messi in discussione.

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