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I treni di Montezemolo non fanno pi

Non solo Intesa Sanpaolo e le dimissioni di Enrico Cucchiani. I cambi al vertice riguardano anche Ntv, la società privata di trasporto ferroviario che ha visto prima l’addio alla presidenza di Luca Cordero di Montezemolo e che assiste ora a quello dell’ad ,Giuseppe Sciarrone. La causa? La volontà del cda di “rivedere in parte i piani di sviluppo originari e a ridisegnare il modello organizzativo della governance”. Una revisione dettata dalle perdite e dal contrasto continuo con Ferrovie dello Stato sulle offerte, anche di fronte all’Antitrust.

Il cambio Sciarrone-Perricone

Giuseppe Sciarrone ha comunicato ieri al Consiglio d’amministrazione di Ntv la volontà di lasciare la carica di amministratore delegato della società ferroviaria privata. Il cda ha attribuito le deleghe al presidente Antonello Perricone. Sciarrone resta come azionista e membro del Consiglio di amministrazione. Il cda ha ringraziato Sciarrone “per il grande contributo dato non solo alla costruzione di questa nuova e innovativa realtà imprenditoriale europea, ma al suo stesso sviluppo e alla sua affermazione nel mercato del trasporto ferroviario sull’Alta velocità”. “Il momento critico economico e le difficoltà indotte da una concorrenza ancora non sufficientemente tutelata dalle istituzioni – ha spiegato la società -, hanno persuaso il consiglio a rivedere in parte i piani di sviluppo originari e a ridisegnare il modello organizzativo della governance per renderlo più snello e reattivo ai continui cambiamenti del mercato”.

Il nuovo piano industriale

Nel corso della riunione del cda sarebbero state presentate le linee guida del nuovo piano industriale. Piano che verrà approvato nel prossimo mese di novembre. Sciarrone ha guidato Ntv fin dalla sua nascita e le sue dimissioni segnano un nuovo cambio al vertice della società rispetto a quello che era l’assetto iniziale. A lasciare la carica di presidente era stato, infatti, Luca Cordero di Montezemolo il 24 ottobre scorso e al suo posto era subentrato Perricone.

Le perdite e i contrasti con Ferrovie dello Stato

Ma qual è il bilancio dell’operato di Ntv? “Dicemmo che puntavamo al 20 per cento del mercato, siamo intorno il 25 per cento. Ci eravamo posti l’obiettivo di sei milioni di passeggeri l’anno, quest’anno arriveremo a circa sette milioni. Nel 2012 il mercato dell’alta velocità è cresciuto del 16 per cento”, aveva dichiarato a maggio Sciarrone in un’intervista a Repubblica. Ma la situazione finanziaria non sembra così incoraggiante. “Nel 2012 – aveva proseguito l’ex ad – su un fatturato di 103 milioni le perdite sono state 70 milioni”, che ha attutito il colpo disegnando un quadro comunque meno negativo delle attese. “Il nostro business plan prevedeva perdite maggiori”. Una situazione, che, tuttavia, escludeva piani di ricapitalizzazione “se i prezzi saranno informati alla ragionevolezza”. Il nodo fondamentale, anche per il nuovo ad Perricone, resta infatti quello dei prezzi e del gioco al ribasso con Ferrovie dello Stato. “Il problema è che questi prezzi non possono scendere in misura esagerata. Noi siamo un’azienda efficiente. Ma abbiamo un vincolo in più rispetto al concorrente pubblico: ogni anno dobbiamo versare proprio a loro 120 milioni di euro di pedaggi. Siamo schiacciati: da un lato da questo versamento, dall’altro dai prezzi praticati da Trenitalia”, aveva concluso Sciarrone.

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