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Anche la Polonia assiste al doppio successo del Meads

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Il sistema di difesa missilistica MEADS (Medium Extended Air Defense System), sviluppato da Stati Uniti, Italia e Germania, ha intercettato per la prima volta due bersagli provenienti da direzioni opposte (un drone da sud e un missile balistico da nord).

Il test – che ha dimostrato l’unicità del sistema antimissile e ha validato tutti i sottosistemi che lo compongono – è avvenuto in New Mexico, dopo la sospensione dei finanziamenti Usa al programma, decisa l’anno scorso per problemi di budget.

Un programma colpito dai tagli

Il Pentagono nel 2012 aveva infatti stabilito di tagliarne i fondi a partire dal 2014, dopo averne completato lo sviluppo. Il sistema missilistico di nuova generazione è in grado di offrire capacità di contrasto all’intero spettro della minaccia, dal missile di crociera a quello balistico di teatro. Ad oggi per il MEADS, che nei piani iniziali dell’Italia doveva entrare in linea con l’Aeronautica Militare nel 2014, sono stati stanziati complessivamente oltre 3,4 miliardi di dollari.

Il coinvolgimento dell’Italia

L’Italia partecipa al programma tramite MBDA ed è coinvolta su lanciatore, parte del radar e nel posto di comando e controllo. Per il MEADS l’Italia ha già speso 800 milioni di euro.

La Polonia in valutazione

“Nessun sistema antimissile mobile terrestre è in grado di intercettare due target contemporaneamente provenienti da direzioni opposte”, ha dichiarato dopo il tiro Gregory Kee, che gestisce il programma per conto della Nato. Presente al test anche personale militare della Polonia, in procinto di lanciare una gara (valore tra i 3 e i 5 miliardi di dollari) per il suo nuovo sistema di difesa aerea. Il Paese era già stato indicato come possibile partner del programma in sostituzione degli Stati Uniti.

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