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Chi è Jang Song-thaek, influente zio del leader nordcoreano

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha rimosso dall’incarico lo zio Jang Song Thaek, considerato fino ad ora la seconda figura più influente del Paese. La notizia è stata confermata dai servizi segreti sudcoreani ma, come ricorda la corrispondente della Bbc a Seul, Lucy Williams, queste informazioni sono difficili da verificare e in molti casi si sono rivelati false. Ma, nel caso fosse vero, al vertice dello Stato comunista potrebbe essere in atto un cambiamento storico.

ALLA GUIDA DELLA DIFESA
Ma chi è questo misterioso zio? Jang Song-thaek (nella foto), cognato dello scomparso Kim Jong-il, si presentava come l’uomo forte del regime nordcoreano. Con i suoi 65 anni occupava la vicepresidenza della Commissione nazionale di Difesa della Corea del Nord, il massimo incarico di potere del regime fino ad ora guidato dal Caro Leader.

LA TUTELA DEL NIPOTE
Sposato con la sorella minore di Kim Jong-il, Kyung-hui, aveva l’incarico di tutelare il nipote e “Grande successore”, Kim Jong-un, fino all’età (e l’esperienza) necessarie per controllare la Corea del Nord.

IL RITORNO A PYONGYANG
Come ricorda il New York Times, Jang Song-thaek non è sempre stato al vertice del potere. Nato il 2 febbraio del 1946 a Kagwon-do, ha studiato a Mosca tra il 1968 e il 1972 e, di ritorno in Corea del Nord, ha sposato la figlia del presidente. Con lei ha avuto una figlia che studiava a Parigi e che si è suicidata perché non voleva tornare a Pyongyang.

RECUPERARE LA FIDUCIA
Dopo aver svolto diversi incarichi nel Partito dei lavoratori e nei Servizi della sicurezza nazionale, Jang Song-thaek è caduto in disgrazia nel 2004 per le testimonianze di alcuni disertori. Due anni dopo è riapparso in un viaggio di Kim Jong-il in Cina e si è guadagnato di nuovo la fiducia del leader fino al punto di essere candidato alla successione. Ad aprile del 2009 è stato nominato vicepresidente della Commissione Nazionale di Difesa e ha avuto il compito di sostenere il processo di transizione dopo la morte del Caro Leader. C’è chi giura che anche stavolta ritornerà.

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