Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Le sberle della Consulta e di Napolitano ai partiti

Poche ore dopo aver dato l’impressione di decidere di non decidere aggiornandosi ad una nuova seduta del 14 gennaio 2014, la Consulta, fors’anche per suggestione quirinalizia, è ritornata sui suoi passi rivoluzionando il parlamento italiano, dichiarando incostituzionale il Porcellum con premi di maggioranza eccessivi e illegittima l’eliminazione delle preferenze, l’unica scelta invero rimasta all’elettore nella Seconda Repubblica.

Contemporaneamente il capo dello Stato sollecitava le camere a dare corpo ad un avvio delle riforma della giustizia mantenendo un impegno, già anni orsono assunto clamorosamente e solennemente col pontefice regnante, Giovanni Paolo II, a utilizzare gli strumenti dell’amnistia, dell’indulto e delle pene alternative alla carcerazione per riconoscere nei fatti la dignità della persona umana e replicare agli svariati richiami dell’Altra corte di giustizia europea.

La giornata del 4 dicembre 2014, dunque, entra nella storia nazionale come una duplice sollecitazione alla classe politica e parlamentare ad assumersi responsabilità ormai indilazionabili, se vuole evitare di crollare in una decadenza irreversibile. I partiti, da tempo in disarmo ideale e smarritisi nell’ombrosità dello scempio delle risorse pubbliche, delle libertà civili e democratiche, non possono sfuggire a questi due, ultimi appelli autorevolissimi.

Urge che provvedano a varare una nuova legge elettorale largamente condivisa (e non a misura di interessi specifici) e a riportare l’esercizio della giustizia a livelli di civiltà da tempo abbandonati irresponsabilmente. Saranno i partiti all’altezza delle attese? Le due sberle da ko loro date dalla Consulta e dal presidente della repubblica dovrebbero aver lasciato il segno giusto. Vedremo.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter