Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Matteo Renzi e una staffetta inutile

Mentre scrivo, non è ancora chiaro se Enrico Letta traslocherà da Palazzo Chigi. Tuttavia, se Matteo Renzi si vuole suicidare politicamente, si accomodi pure. Pur non ignorando la sua energia cinetica, dubito che basterebbe per dare vita a un governo in grado di ricostruire le basi di una “democrazia della fiducia” in una “società della diffidenza”.

Solo un governo di legislatura potrebbe centrare questo obiettivo, con i necessari cambiamenti della Costituzione e della legge elettorale. Se invece il problema è solo quello di allentare la morsa dell’austerità, forse sarebbe sufficiente ricaricare le pile dell’esecutivo in carica attraverso una potente scarica elettrica che scuota il premier dal suo torpore doroteo.

Nel mare di ordinaria follia in cui sembra navigare il Pd, colpisce poi la posizione di Gianni Cuperlo e dei suoi soci di minoranza (Pippo Civati escluso, va detto): ieri spiegavano al sindaco fiorentino che la funzione di segretario è incompatibile con altri incarichi istituzionali, mentre oggi addirittura lo implorano di fare anche il premier. Fossi in Renzi, non sottovaluterei quel “cupio dissolvi” che sembra ormai appartenere al codice genetico del suo partito.

Dobbiamo dirci la verità. Non avevamo certo bisogno degli scoop farlocchi di un “brillante pubblicista” anglosassone (come lo ha definito, con sottile ironia, Giorgio Napolitano) per apprendere che in questi anni -di fronte alla paralisi del sistema politico- l’iniziativa è passata all’inquilino del Colle. Adesso pare che egli quasi si sia stancato di assolvere al suo doveroso (e da molti richiesto) ruolo di supplenza. Si può capire, visti i ringraziamenti che sta ricevendo.

Tuttavia, il problema resta. Facendo tutti gli scongiuri del caso, viene in mente il celebre dibattito sull’articolo 48 della “Grundgesetz” della Repubblica di Weimar, che assegnava al Presidente la facoltà di proclamare -in situazioni di emergenza- lo “stato di eccezione”.

Allora Carl Schmitt, in seguito esecrato per il suo filonazismo, formulò la domanda fondamentale in ogni teoria politica: “Chi è il sovrano?”. Il grande giurista tedesco rispose che il sovrano è “colui che decide sullo stato d’eccezione”. Ecco, speriamo che Renzi non prenda troppo alla lettera questa perentoria affermazione.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter