Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Artribù, la casa d’arte romana dove regna il “Caos”

Il luogo di questa mostra non è la solita galleria d’arte dove personaggi ed artisti s’incontrano, ma un luogo atipico (per la nostra città), un appartamento privato. Artribù è infatti una “house gallery”, ossia un salotto esclusivo di una case d’arte situata all’ultimo piano di uno stabile d’epoca nel centro storico di Roma, (di fronte al Teatro dell’Opera) che apre i suoi circa 300 mq espositivi a collezionisti e appassionati. Le house gallery infatti, sono un concetto anglosassone che in Italia vede solo qualche presenza a Milano.

GUARDA LE FOTO DELLA MOSTRA

ARTRIBU’ E LE NOVITA’ DI CAOS

FP140207-artribu-0006 - Copia

Benché preesistente, il marchio Artribù è stato inaugurato ufficialmente in questo luogo solo nel 2007. Da allora qui si alternano vernissage espositivi ogni tre mesi circa, a cui partecipano celebri maestri così come artisti emergenti con i quali la casa intrattiene rapporti diretti. Alle precedenti inaugurazioni dove abbiamo partecipato, esponevano al massimo tre o quattro artisti, sempre appartenenti alla scena internazionale. La mostra CAOS invece, inaugurata venerdì 7, si differenzia in quanto, per la prima volta, è una collettiva di 21 opere di 18 artisti diversi per epoca e generi. Una selezione di alto livello qualitativo di star del mondo dell’arte che fanno grandi risultati nelle aste di Christie’s, Sotheby’s ed alle Contemporary Art Evening Sale Phillips.

GLI ARTISTI

L’ambiente è elegante e discreto all’interno di questo bellissimo appartamento dai soffitti alti e dagli ampi spazi minimalisti. Qui le opere trovano il loro palcoscenico, conquistando un ruolo da protagonista grazie, non solo alla loro disposizione, ma anche a un sapiente gioco di luci che esalta l’atmosfera calda e suggestiva. Così da un bel corridoio illuminato ad arte da faretti, incontriamo il primo grande vero protagonista della serata: uno straordinario Agostino Bonalumi del 1964, artista che, annoverandosi già tra i grandi del ‘900, dopo la sua recente scomparsa avvenuta lo scorso 18 settembre 2013 sta ottenendo un’ulteriore rivalutazione che lo ha visto raggiungere traguardi da record nelle ultime battute internazionali.

LE OPERE

Infatti le opere di Bonalumi sono ricercate e richieste dai collezionisti di tutto il mondo nelle aste più prestigiose (quali ad esempio le famose “Italian Sales” di Londra). L’artista è noto per l’utilizzo di tele monocrome (spesso totalmente bianche), estroflesse con varie tecniche capaci di creare effetti di luci ed ombre cangianti a secondo dell’inclinazione della sorgente luminosa. L’opera di Bonalumi è il frutto di un percorso di studio ed analisi attraverso le possibilità fornite ed ottenute mediante l’estroflessione della tela sostenuta da sagome di legno e metallo inserite nel retro della stessa.

Il “padrone di casa” Claudio Proietti illustra anche la purezza del bianco immacolato, prerogativa molto rara per tele che raggiungono quasi mezzo secolo di vita. L’esperienza unica di ammirare quest’opera è supportata dall’affissione di un grafico che racconta la crescita delle quotazioni raggiunte nell’opera attraverso gli ultimi decenni. Informazione fondamentale per i collezionisti ed appassionati intervenuti e i vari ospiti che richiedono una consulenza esperta ed affidabile nell’avvicinamento all’arte o nella compra-vendita artistica. In questa nicchia primeggia anche una splendida “compressione” di Caesar del 1975.

Lo spazio si schiude in una sala quadrata dove al centro e ai lati ci sono solo opere bianco e nero, e dove primeggia il disegno monumentale su tavola di Omar Galliani di uno splendido ritratto femminile. Poi due ritratti pop di Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, opere di Renzo Fiore, artista noto per la creazione delle sue opere con una tecnica che attinge direttamente dalla natura costruita attraverso la miscellanea di muschio, foglie, radici, terra, pietre, resina e cemento combinate insieme. Al centro una statua, di Aron Demetz, in dimensioni reali realizzata in un tronco di legno scolpito in cui si fondono e confondono le nervature del corpo e della materia.

 

 

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter