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Renzi: “non c’era altra scelta possibile”

 

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L’intervista di oggi a Rino Formica getta l’ombra della massoneria sul nascente governo Renzi: “dopo 35 anni vedo realizzarsi il programma di ‘Rinascita Nazionale’ del toscano Licio Gelli”. Parole molto pesanti se si pensa che Gelli è di Arezzo dov’è anche la Banca Etruria. Su quest’ultima sono state pubblicate speculazioni che la vorrebbero molto vicino alla massoneria, altre che indicherebbero l’imminente necessità di una fusione per stabilizzare un bilancio che dal 2012 presenta importanti sofferenze, e infine notizie che collegherebbero l’istituto ad operazioni ‘facilitate’ per il rientro di capitali scudati. Scrive Linkiesta in un articolo di oggi che “l’attuale presidente di Mps, Antonella Mansi, è stata numero uno di Banca Federico Del Vecchio, istituto privato della borghesia fiorentina controllato da Banca Etruria, feudo della massoneria aretina (in cerca di partnership) nel cui consiglio d’amministrazione siede il padre di Maria Elena Boschi, scelta come tramite del 39enne fiorentino con Giorgio Napolitano”. La giovane Boschi, classe 1981, era nota come consulente legale del comune di Firenze per la contestata privatizzazione dell’azienda municipale dei trasporti Ataf, è stata nominata ministro per le riforme del governo Renzi.

Il governo Renzi giurerà domattina. Presenta novità molto importanti, come la nomina di Federica Mogherini a ministro degli affari esteri. Scrive di lei Il Sole 24 Ore “40 anni, all’Europa. Sposata e mamma di due bimbe, Caterina (del 2005) e Marta (del 2010). Dal 2008 è in Parlamento, democratica. Presidente della Delegazione italiana all’Assemblea Parlamentare della Nato, e membro della Commissione Esteri e della Commissione Difesa della Camera. Per il Pd finora ha seguito i temi della globalizzazione, nel Dipartimento esteri, e fa parte della Direzione nazionale.
Socia dello IAI (Istituto Affari Internazionali), membro del Consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti, e fellow del German Marshall Fund for the United States. Fa parte del Consiglio dell’European Leadership Network for Multilateral Nuclear Disarmament and Non-Proliferation (Eln) e del Consiglio Internazionale della rete dei Parlamentari per la Non-proliferazione e il Disarmo Nucleare (Pnnd). È stata vicepresidente dello European Youth Forum e della Ecosy (l’organizzazione dei giovani socialisti europei), membro della Segreteria del Forum della Gioventù della FAO, responsabile Università e poi Esteri della Sinistra giovanile. Negli anni ’90 ha seguito, da volontaria Arci, le campagne nazionali ed europee contro il razzismo e la xenofobia (“Nero e non solo!” e “All different, all equal” del Consiglio d’Europa). In quegli stessi anni, dopo la maturità classica e qualche lavoretto da call center, si è laureata con lode in Scienze Politiche, con una tesi sull’Islam politico fatta durante l’Erasmus all’Istitut de Recherche e d’Etudes sur le Monde Arabe et la Mediterranee (Irem) di Aix-en-Province, in Francia”.

Sugli altri membri del governo Renzi si scriverà ulteriormente nelle prossime ore. Certo sorprendono le parole del premier dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica: “non c’era altra scelta possibile”!

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