Non so quali siano i nuovi documenti sul caso Biagi contenuti nell’archivio di Claudio Scajola, ma ricordo benissimo che pochi giorni prima della sua uccisione era stato reso noto un rapporto dei Servizi (ampi stralci furono persino pubblicati su di una importante rivista nazionale la settimana precedente quel tragico 19 marzo) in cui si tracciava in pratica l’identikit del professore tra i probabili obiettivi dei terroristi.
Quella del mio indimenticabile amico è stata la cronaca di una morte annunciata. Allora le autorità si rifiutarono di prendere atto di ciò che era ormai stava per accadere sotto i loro occhi.
